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Stop a bonus bollette e sussidi dannosi per l’ambiente, la richiesta della Commissione Ue all’Italia

La Commissione europea, nelle sue raccomandazioni all’Italia, ha chiesto al governo Meloni di fermare i sostegni contro il caro bollette per ridurre il deficit pubblico. C’è anche l’invito a ridurre il cuneo fiscale, tagliare i sussidi dannosi per l’ambiente e mettere in atto “rapidamente” il Pnrr.
A cura di Luca Pons
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Stop ai bonus bollette per ridurre il deficit pubblico, via a una politica fiscale prudente e giù le tasse sul lavoro. E poi, più efficienza e capacità amministrativa per mettere in atto il Pnrr e accelerare i tempi del RepowerEu. Questi sono alcuni degli aspetti più importanti nella raccomandazioni della Commissione europea all'Italia per il 2023. Si tratta di un appuntamento annuale con un documento che la Commissione invia a tutti i Paesi Ue, per fare un punto della situazione.

La nota sull'emergenza in Emilia Romagna

Per tutti gli Stati, ci sono quattro parti: una sulla politica fiscale, una sul Pnrr, una sulla politica energetica e infine una sulle sfide strutturali o emerse di recente. In quello italiano, c'è anche una nota a parte per le alluvioni in Emilia Romagna, per le quali il governo dovrà mettere in campo ampie risorse. La Commissione ha chiarito che, "alla luce delle devastanti alluvioni", il costo del sostegno all'emergenza "sarà preso in considerazione nelle successive valutazioni" e verrà considerato come una "misura una tantum e temporanea".

Alla presentazione delle relazioni hanno presenziato il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e il commissario all'Economia Paolo Gentiloni. Il bilancio tracciato è che il 2022 è stato un anno duro per la maggior parte degli Stati membri – tra guerra in Ucraina, inflazione e costi dell'energia – e per questo la Commissione ha deciso di non aprire nessuna procedura per disavanzo eccessivo. Quest'anno i paletti Ue sul debito pubblico non sono stati rispettati da Italia, Francia e Finlandia, mentre il criterio del deficit non è stato soddisfatto da ben 14 Paesi (tra cui Italia, Germania, Francia e Spagna). Dal 2024, le procedure di infrazione riprenderanno.

Energia: "Basta bonus bollette, i prezzi sono scesi"

All'Italia, la Commissione ha chiesto di eliminare entro la fine dell'anno le misure di sostegno contro il caro energia. Le più recenti, approvate dal governo Meloni, resteranno in vigore fino a fine giugno, ma c'è anche un nuovo bonus riscaldamento che dovrebbe valere da ottobre a dicembre. La Commissione europea ha fatto notare che i prezzi dell'energia sono scesi notevolmente rispetto ai periodi più acuti della crisi, e quindi i soldi spesi per mantenere i sostegni potrebbero essere usati per ridurre il deficit pubblico.

In più, secondo Bruxelles, nel caso in cui ci siano nuovi futuri aumenti dei prezzi i bonus dovrebbero andare alle famiglie e alle imprese realmente vulnerabili, in modo da essere sostenibili a livello economico. Dall'altra parte, si dovrebbe insistere di più sul risparmio energetico, anche come mezzo per contenere i costi in bolletta.

Ridurre le tasse sul lavoro e mantenere la progressività

Per quanto riguarda le tasse, l'Italia dovrà mantenere una politica "prudente". La spesa primaria netta (cioè quella che non tiene conto da una parte delle entrate una tantum per lo Stato, e dall'altra delle spese per gli interessi sul debito e per la disoccupazione) non dovrà aumentare più dell'1,3%. Concretamente, l'invito è a "ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro", cioè il cuneo fiscale, ma anche a preservare la progressività del sistema fiscale, migliorandone l'equità. Quello della progressività è un passaggio significativo, perché è uno degli aspetti più criticati del nuovo progetto di flat tax promosso dal governo Meloni, che anche la Banca d'Italia ha contestato.

Stop ai sussidi dannosi per l'ambiente e alla dipendenza dai fossili

C'è anche la richiesta di ridurre i sussidi dannosi per l'ambiente e di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, due delle rivendicazioni portate avanti anche nelle proteste contro la crisi climatica di associazioni come Ultima generazione – anche se nel testo europeo la riduzione del consumo di combustibili fossili è legata soprattutto alla fine della dipendenza dalla Russia. Sullo stesso piano, c'è anche l'invito ad aumentare la capacità di trasporto del gas ("per diversificare le importazioni di energia") e a incrementare il numero di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, in modo da aiutare la mobilità sostenibile.

Sul Pnrr, invece, la raccomandazione è contenuta e semplice: "Garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale (cioè di Regioni, Province e Comuni, ndr), per consentire un’attuazione rapida e costante del piano di ripresa e resilienza". Un obiettivo non banale, considerando i ritardi che l'Italia sta affrontando e che dovrà recuperare per non perdere miliardi di euro di fondi.

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