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Spot di Salvini nell’intervallo Juve-Roma. Il Pd attacca la Rai, Zingaretti: “Mai così in basso”

“Mai così in basso, altro che libertà e autonomia e lo chiamano servizio pubblico”: il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, attacca la Rai per aver trasmesso, nell’intervallo dopo il primo tempo tra Juve e Roma e lanciando la prossima puntata di Porta a Porta, degli spezzoni di un comizio in cui Matteo Salvini spiega perché votare Lega alle elezioni regionali di domenica. Diversi esponenti dem hanno seguito l’esempio del leader, accusando il servizio pubblico di non rispettare i parametri per un’informazione corretta.
A cura di Annalisa Girardi
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"A Salvini consentito dalla Rai un solitario comizio durante l'intervallo della partita Juventus-Roma in piena campagna elettorale per l'Emilia Romagna.  Mai così in basso, altro che libertà e autonomia e lo chiamano servizio pubblico": così il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, commenta lo spot andato in onda su Rai1 nell'intervallo dopo il primo tempo della partita Juventus-Roma. Nella pubblicità viene lanciata la prossima puntata di Porta a Porta, la trasmissione di Bruno Vespa: domenica si vota in Emilia Romagna e Calabria, e la puntata sarà dedicata proprio alle regionali. Fin qui nessun problema, se non fosse che viene trasmesso anche un pezzo di un comizio di Matteo Salvini in cui spiega perché votare per la Lega. A quattro giorni dalle elezioni.

"Gravissimo quanto è avvenuto nell'intervallo della partita Juventus-Roma di Coppa Italia su Rai 1 dove, nella pausa, è stato trasmesso uno spot elettorale, perché di questo si tratta, a Matteo Salvini sul voto in Emilia-Romagna. Nella Rai pagata con i soldi degli italiani mai si era arrivati a questo livello con un servizio pubblico piegato all'arroganza del potere. I cittadini pagano il canone e gli stipendi dei manager della Rai per servire gli interessi generali e non quelli della Lega di Matteo Salvini. Non c'è altro tempo da perdere, se ne vadano tutti a casa per evitare l'agonia del servizio pubblico", interviene in una nota il vicecapogruppo del Pd alla Camera, Michele Bordo.

Il Pd contro la Rai: "Violazione del pluralismo da parte del servizio pubblico"

"Ma sbaglio o quello che ho visto nell'intervallo di Juve-Roma era quello del citofono, senza contraddittorio, in un imbarazzante comizio elettorale? Pronto, vertici Rai?", commenta su Twitter il deputato dem Filippo Sensi.

Andrea Rossi, deputato dem e responsabile della campagna elettorale di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna, ha condannato quanto accaduto, affermando che l'Emilia Romagna non meriti di essere raccontata così: "Lo spot di Salvini, un lungo sonoro in cui spiega perché votare per la Lega in Emilia-Romagna ed in Calabria andato in onda durante l'intervallo di Juventus-Roma di Coppa Italia come ‘anteprima di Porta a Porta' è un fatto gravissimo e senza precedenti. Domani mattina presenteremo un esposto urgente all'Agcom. Il comportamento della Rai è gravissimo, inaccettabile e inqualificabile. L'Emilia Romagna non merita questo trattamento, né di essere raccontata in questo modo".

Infine, anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega all'editoria e all'informazione, Andrea Martella, è intervenuto dicendosi preoccupato per  il servizio pubblico e per un'informazione corretta, specialmente a pochi giorni da un voto importantissimo. Anche lui ha chiamato in causa l'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: "Quanto sta accadendo in Rai preoccupa chi ha a cuore gli interessi del servizio pubblico, il pluralismo e le garanzie di un'informazione corretta in particolare alla vigilia di un appuntamento elettorale che riguarda oltre sei milioni di italiani che saranno chiamati alle urne in Calabria e in Emilia-Romagna domenica prossima. In diverse occasioni sono state segnalate, da più parti, violazioni del pluralismo richiamate anche dall'Agcom, recentemente, con un invito rivolto al riequilibrio dell'informazione del servizio pubblico. Auspichiamo un intervento deciso dei vertici del servizio pubblico, patrimonio di tutti i cittadini, per un riequilibrio della corretta informazione nel rispetto dei principi enunciati nel contratto di servizio".

Il Pd ha poi condiviso su Instagram una foto in cui si vede confrontata la presenza dei vari leader nei principali canali televisivi nei mesi di novembre e dicembre 2019. "È corretta informazione questa?", si legge nell'immagine. Poi il paragone, tracciato dall'Agcom, tra le ore che i personaggi della politica hanno trascorso in tv: in cima alla lista troviamo Matteo Salvini, con 22 ore e 23 minuti, seguito da Luigi Di Maio che ha invece totalizzato 10 ore e 46 minuti. Con 7 ore e 42 minuti nei salotti televisivi si posiziona poi Matteo Renzi. Più o meno la stessa presenza di Giorgia Meloni, che ha passato 7 ore e mezza in tv negli ultimi due mesi del 2019. A chiudere la lista troviamo Nicola Zingaretti, con 4 ore e 36 minuti.

Fonte @senatoripd

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La replica di Bruno Vespa: "Proporrò di riequilibrare le posizioni"

"Secondo le tradizioni di Porta a porta martedì 21 e mercoledì 22 Nicola Zingaretti e Matteo Salvini sono stati nostri ospiti entrambi per 53 minuti. Identico tempo in video e in voce abbiamo dato a Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, non trascurando di dar brevemente voce anche alle liste minori. Gli spot con Zingaretti e con Salvini sono andati entrambi in onda nell'intervallo delle partite di Coppa Italia. Per una svista della redazione – di cui mi assumo come sempre la responsabilità – il tempo di parola di Salvini è stato maggiore di quello di Zingaretti (che ha condiviso lo spazio con Giorgia Meloni) e di maggiore impatto politico. Proporrò alla direzione di Rai1 di riequilibrare le posizioni giovedì 23 nello spot di Porta a porta che andrà durante Don Matteo": così in una nota, il conduttore di Porta a Porta, Bruno Vespa, annuncia che proporrà alla direzione di Rai1 di riequilibrare tempi e impatto dei messaggi politici lanciati durante lo spot della sua trasmissione. Questa sera, nel lancio della prossima puntata che andrà in onda durante Don Matteo, quindi, dovrebbe essere dedicato più tempo al centrosinistra.

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