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Sondaggi politici, la fiducia in Meloni non è stata scalfita: Fdi in crescita al 28,8%

Fratelli d’Italia cresce ancora, arriva al 28,8%. Secondo gli ultimi dati di Termometro politico la fiducia nella premier Giorgia Meloni si attesta intorno al 44,7%.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ultimo sondaggio di Termometro politico mostra chiaramente che la fiducia degli elettori nel governo Meloni e nella presidente del Consiglio non è stata scalfita in queste settimane.

Il consenso su cui può contare la premier e leader di Fdi è solido: si attesta intorno al 44,7%. Per quanto riguarda le intenzioni di voi, Fratelli d'Italia è ancora il primo partito, ora al 28,8%. Il Partito Democratico, che ha stabilito la data delle primarie per la scelta del segretario, che si terranno in anticipo rispetto alla tabella di marcia, e cioè il prossimo 19 febbraio, cala al 17%. Il M5S rappresenta un'insidia per i dem: è sempre più vicino, al 16,6%. Stabile all'8,4% Azione/Italia Viva, che ormai ha sorpassato la Lega (all'8,2%). Forza Italia di Silvio Berlusconi è al 6,6%, Sinistra Italiana/Verdi al 3,5%, +Europa al 2,7%, Italexit al 2,1%, Unione Popolare all'1,7% e Italia Sovrana all'1,5%.

Per quasi quattro italiani su dieci ci sono troppi migranti

Secondo i dati raccolti tra il 15 e il 17 novembre, l'operato del governo nelle vicende delle navi Ong è stato ben visto dall'elettorato. Per quasi quattro italiani su dieci ci sono troppi migranti nel nostro Paese: il 13,7% chiede il blocco dei nuovi arrivi, mentre per il 26% si dovrebbe spingere almeno una parte di essi a tornare verso i Paesi di origine. Il 25% ritiene che il problema non sia il loro numero bensì nella mancanza di integrazione e adattamento alla cultura italiana che creerebbe problemi di convivenza.

Di diverso avviso il 27,8% secondo cui l'immigrazione è una falsa emergenza visto che gli immigrati creano meno problemi di quello che si vuol far credere. Il 5,6% vorrebbe invece più immigrati per combattere la crisi demografica che stiamo vivendo.

La maggioranza degli elettori crede che Nato e Ue influenzino la guerra

La maggioranza degli italiani è convinta che gli interventi esterni di Usa, Nato e Ue hanno avuto degli effetti determinanti (positivi e negativi) sulla guerra in Ucraina: per il 45,1% l'Occidente ha causato l'inizio del conflitto e oggi sta ostacolando la pace; invece per il 37% l'Occidente sta aiutando l'Ucraina a resistere e liberare i territori occupati dall'esercito russo. Solo il 10,5% pensa che la guerra sarebbe scoppiata ugualmente e avrebbe un andamento simile anche senza tali interventi.

Italiani a favore degli impianti nucleari

Quasi un italiano su due è d'accordo con l'installazione di centrali nucleari in Italia. Contrario il 31,4% mentre il 14,5%, pur ritenendo che non sarebbero mai dovute essere smantellate, ritiene lunghi i tempi e troppo onerosi i costi per costruirne di nuove.

Per la maggioranza degli intervistati i Mondiali in Qatar sono un errore

Sul mondiale in Qatar gli italiani sono critici. Per il 48,2% "la competizione non si sarebbe dovuta tenere in quel Paese, è stato un errore, il peggiore dei tanti precedenti della Fifa". Il 23,1%, pur contrario allo svolgimento dei mondiali in Qatar, ritiene che ormai sono un fatto e che è "inutile stupirsi, da sempre la Fifa predilige gli affari ai diritti umani". Infine il 21,2% ritiene la condanna del Qatar ipocrita in quanto "altre volte i mondiali si sono svolti in Paesi non democratici" e chiede di separare la politica dal calcio.

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