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Sondaggi politici: Insieme per il futuro guidato da Di Maio vola al 4,7%, il M5S scende al 6,9%

Secondo il sondaggio Winpoll per il Sole 24 Ore un eventuale partito guidato da Di Maio otterrebbe il 4,7% dei consensi, mentre il Movimento 5 stelle scenderebbe sotto il 7%.
A cura di Giacomo Andreoli
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Insieme per il futuro oltre il 4% e il Movimento 5 stelle sotto il 7%. Questo, secondo un sondaggio di Winpoll per il Sole 24 Ore, sarebbe il sorprendente esito di una candidatura alle elezioni di un vero e proprio partito guidato da Luigi Di Maio. A differenza delle rilevazioni degli ultimi giorni, che davano la formazione del ministro degli Esteri, qualora si candidasse effettivamente, attorno al 2-3% e il Movimento 5 stelle al 10%, questo sondaggio ribalta le carte in tavola.

Gli scenari previsti dalla rilevazione sono due, a seconda della possibilità che "Insieme per il futuro" si presenti o meno alle prossime elezioni politiche. Se non ci fosse, secondo la rilevazione, Fratelli d'Italia otterrebbe un cospicuo bottino di voti (il 25,7%), seguito dal Partito democratico (21,3%) e la Lega (al 15,2%). In questo caso il Movimento 5 stelle è quotato al 9,9%, appena uno 0,2% più avanti di Forza Italia (al 9,7%). A seguire ci sarebbero: Azione e Più Europa (3,4%), Italia Viva (2,7%), Verdi (1,9%), Italexit di Paragone (1,9%), Sinistra italiana (1,4%), Partito comunista/Potere al Popolo (1%), Coraggio Italia (1%) e Partito socialista (0,4%). I voti mancati al Movimento 5 stelle (prima della scissione quotato al 12/13%) andrebbero per lo più al PD.

Nel caso in cui si presentasse il "partito di Di Maio", invece, Fratelli d'Italia è stimato al 25,5%, seguito dal PD al 20,5% e la Lega al 15,1%. Poi ci sarebbe il sorpasso di Forza Italia (al 9,7%) sul Movimento 5 stelle (al 6,9%). "Insieme per il futuro", quindi, otterrebbe il 4,7%. A seguire: Azione e Più Europa (3,3%), Italia Viva (2,7%), Verdi (1,8%), Italexit di Paragone (1,9%), Sinistra italiana (1,4%), Partito comunista/Potere al Popolo (1%), Coraggio Italia (0,9%) e Partito socialista (0,4%). In questo scenario la formazione del ministro degli Esteri toglierebbe voti al Movimento 5 stelle, ma anche a Fratelli d'Italia, PD e Lega. Si dimostrerebbe così la natura centrista e trasversale della nuova formazione.

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