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Sondaggi politici, il 2023 riparte con Fratelli d’Italia in crescita e il Pd in crollo di consensi

La più recente media sondaggi di BiDiMedia – la prima del 2023 – mostra Fratelli d’Italia, partito di Giorgia Meloni, quasi al 30% dei voti. Il primo partito di opposizione è il Movimento 5 stelle con il 17,5%, perché il Partito democratico di Enrico Letta continua a perdere voti e arriva al 15,8%.
A cura di Luca Pons
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Il 2023 inizia, prevedibilmente, come si era chiuso il 2022: con Fratelli d'Italia saldamente in testa come primo partito e ancora in crescita, mentre il Partito democratico continua a scendere nei consensi. A mostrarlo è la media sondaggi effettuata da BiDiMedia, che considera i sondaggi di tutti i principali istituti in Italia, prendendo i dati più recenti di ciascuno.

Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, nella media mensile guadagna 0,7 punti e ormai sfiora il 30% dei consensi: il dato è al 29,9%, quasi 4 punti in più del risultato elettorale del 25 settembre 2022. Il secondo partito più apprezzato nella coalizione di governo è la Lega, che comunque è ben lontana dalle preferenze raccolte da FdI. Il carroccio, sotto la guida di Matteo Salvini, prende l'8,8% dei voti virtuali. C'è una leggera crescita rispetto al mese precedente: +0,3%.

E lo 0,3% è anche quello che perde Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi, infatti, scende sotto il 7% nella media e raggiunge il 6,8%. Viene superato, così, dalla coalizione Azione-Italia viva. Lo schieramento che vede come leader Carlo Calenda e Matteo Renzi, secondo i principali sondaggi italiani, cresce di 0,2 punti e arriva all'8,1%.

Nel complesso, il centrodestra (Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, più Noi Moderati che raccoglie lo 0,9% dei voti) fa segnare il 46,4% delle preferenze. È quasi un punto in più (+0,8%) di quanto registrato nella media dello scorso mese, e oltre due punti in più di quanto ottenuto alle elezioni del 25 settembre 2022.

Per quanto riguarda l'opposizione, il primo partito per consensi – almeno stando ai sondaggi – è ormai stabilmente il Movimento 5 stelle. Rispetto a dicembre, il dato resta piuttosto stabile: le preferenze per lo schieramento di Giuseppe Conte sono al 17,5%, erano al 17,4% a fine 2022. Il 25 settembre 2022, il M5s aveva preso il 15,6% dei voti.

Chi prende una vera batosta, invece, è il Partito democratico. A dicembre aveva raggiunto il risultato più basso mai registrato in una media sondaggi di BiDiMedia, cioè il 17%. A inizio 2023 il dato scende ancora significativamente: il Pd di Enrico Letta ha solo il 15,8% dei consensi, stando agli istituti di rilevazione statistica. Si tratta di -1,2 punti in un mese. Rispetto alle elezioni, doveva il partito aveva avuto il 19% dei voti, il calo è di oltre 3 punti.

Tra le altre forze dell'opposizione, avendo già presentato il risultato del Terzo polo di Azione e Italia viva, il partito che raccogli più consensi è l'Alleanza Verdi-Sinistra. Il risultato segnalato dai sondaggi è del 3,5% delle preferenze, con un calo di 0,2 punti rispetto alla scorsa media. È un dato praticamente identico a quello delle elezioni. Il centrosinistra nel suo complesso, quindi, considerando anche +Europa al 2,4% (-0,1% dall'ultima media), vale il 21,7% dei consensi.

Oltre a +Europa, gli schieramenti che oggi non supererebbero la soglia di sbarramento, fissata dall'attuale legge elettorale al 3%, sono: ItalExit, che fa registrare il 2,2% (+0,1% dalla scorsa media sondaggi, +0,3% dalle elezioni); Unione Popolare, con l'1,1% (-0,1% dall'ultima media, -0,3% dalle elezioni) e infine Italia sovrana e popolare, che resta stabile allo 0,8% dei consensi (aveva preso l'1,1% alle elezioni).

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