95 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sondaggi politici, cala la fiducia in Meloni (ma Fdi sempre in testa): M5s e Lega scendono ancora

L’ultimo sondaggio effettuato da Termometro politico Fratelli d’Italia cresce al 29,5%, ma questa settimana cala la fiducia nella premier Giorgia Meloni.
A cura di Annalisa Cangemi
95 CONDIVISIONI
Immagine

Questa settimana, in base al sondaggio di Termometro Politico, effettuato tra il 14 e il 16 marzo 2023, cala leggermente la fiducia degli italiani nella premier Giorgia Meloni rispetto alla settimana precedente: si attesta al 43,7%.

La tragedia di Cutro, e le polemiche che ne sono seguite, non sembrano però aver intaccato i consensi di Fratelli d'Italia, che anzi cresce di tre decimi e arriva al 29,5%. Stabile il Pd di Schlein, al 18%, mentre il M5S va giù al 16,4%. Si registra anche la flessione della Lega, al 9,2%. In rialzo invece le quotazioni di Terzo Polo (7,7%) e Forza Italia (7,5%). +Europa torna davanti a Italexit (2,3% vs 2,2%), Alleanza Sinistra Italiana/Verdi è ancora in calo al 2%, probabilmente per effetto di una radicalizzazione delle posizioni del nuovo Partito Democratico, che intende puntare molto sulla lotta al cambiamento climatico e la difesa dell'ambiente, temi che soprattutto per Europa Verde sono centrali. In fondo troviamo Democrazia Sovrana Popolare (1,6%) e Unione Popolare (1,5%).

Cosa pensano gli italiani dei diritti delle coppie omogenitoriali

Sul riconoscimento dei figli delle coppie dello stesso sesso, tema per cui ieri è sceso in piazza il centrosinistra a Milano, gli italiani favorevoli sono il 48,1%, i contrari il 37%. C'è un 10% che dice sì solo se almeno uno dei due membri della coppia è il genitore naturale e i bambini non sono stati generati tramite fecondazione artificiale.

Qual è il peso del gruppo Wagner sull'immigrazione in Italia?

Nei giorni scorsi alcuni esponenti del governo hanno affermato che il gruppo russo Wagner starebbe incentivando i viaggi di migranti verso l'Italia per mettere in difficoltà il nostro Paese. A ritenere molto probabile questa eventualità è il 48,4%. Di diverso avviso il 46,7%: tra questi il 30,1% ritiene che questa accusa sia solo complottismo coltivato dal governo per coprire la propria incompetenza; mentre per il 16,6% le partenze sono al contrario incentivate da Ong e fondazioni di orientamento molto diverso da quello della Wagner.

Quale deve essere il ruolo della Guardia Costiera nei salvataggi?

Anche sul ruolo della Guardia Costiera italiana nel salvataggio di imbarcazioni cariche di migranti nei pressi dell'area di mare di competenza libica le opinioni degli intervistati divergono. Per il 48,8% è giusto che la nostra Guardia Costiera salvi queste imbarcazioni (di questi il 15,2% pensa però che i migranti, una volta salvati, vadano riportati in Libia subito). Il 47,3% è di idea opposta: tra questi il 13,8% pensa che dovremmo equipaggiare meglio la cosiddetta Guardia Costiera libica e consentire la richiesta di asilo anche dalla Libia per chi ne ha diritto; mentre il 33,5% rifiuta la logica del salvataggio in quanto sarebbe un incentivo per le partenze.

E il crescente ruolo della Cina nello scacchiere internazionale?

Sulla crescita dell'influenza della Cina sullo scacchiere internazionale sono più giudizi positivi che quelli negativi (39,9%). Tra questi ultimi il 20,1% non considera il gigante asiatico una superpotenza democratica; mentre il 19,8% pensa che la crescita del Dragone non sia nel nostro interesse. Per il 24,9% è invece giusto che che il mondo sia più multipolare, ma l'Italia deve rimanere nell'orbita occidentale a livello politico-economico, non in quella cinese. Il 14,2% benedice la crescita dell'influenza cinese "ma solo dal punto di vista economico", mentre il 15,5% la giudica positivamente come contrappeso allo strapotere statunitense.

95 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views