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Sondaggi politici, 2 italiani su 3 hanno fiducia in Draghi. E il trend è in aumento

L’ex governatore della Bce mantiene un livello di consensi altissimo: sono 2 su 3 gli italiani che si fidano del nuovo presidente del Consiglio. E il trend è in aumento: si è passati dal 58% dello scorso 5 febbraio al 66% attuale, con picchi oltre quota 80% tra l’elettorato di Partito democratico e Forza Italia.
A cura di Annalisa Girardi
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Sono passati dieci giorni dal giuramento del governo di Mario Draghi. L'ex governatore della Bce mantiene un livello di consensi altissimo: sono 2 su 3 gli italiani che si fidano del nuovo presidente del Consiglio. E il trend è in aumento: si è passati dal 58% dello scorso 5 febbraio al 66% attuale. Questa la fotografia scattata dall'Istituto Demopolis per Rai Radio 1 sulla fiducia dei cittadini al nuovo esecutivo.

Fiducia che tocca picchi ben più elevati, con punte anche sopra l'80%, tra gli elettori del Partito democratico e Forza Italia. Per quanto riguarda i sostenitori di Lega e Movimento Cinque Stelle, invece, il tasso di consenso si ferma attorno a quota 60%. E anche se Fratelli d'Italia è all'opposizione, il 37% del suo elettorato esprime comunque fiducia in Mario Draghi.

"Per 8 italiani su 10 la sfida imprescindibile che il nuovo Governo dovrà vincere è quella sanitaria contro il Covid, strettamente legata alla campagna vaccinale; a seguire i cittadini indicano gli interventi per la ripresa economica, il rilancio occupazionale, la gestione del Recovery Plan e la revisione dell’Irpef, con la riduzione graduale del carico fiscale", commenta Pietro Vento, direttore di Demopolis.

Per perseguire questi obiettivi, tuttavia, la maggioranza di governo dovrà trovare una coesione tra forze politiche molto diverse tra loro. E su questo i cittadini sono piuttosto scettici: solo il 15% crede che i partiti riusciranno a mettere da parte rivalità e differenze per lavorare al bene comune, contro un terzo degli intervistati che sostiene che ciò non avverrà per nulla. La maggioranza relativa dei cittadini pensa che questo succederà, ma solo in parte.

Nel frattempo, per quanto riguarda il primo decreto Covid firmato dal governo Draghi, il 75% degli intervistati sostiene che la decisione di prorogare fino al 27 marzo il blocco degli spostamenti tra Regioni sia giusta. La linea della prudenza e del rigore, che il nuovo presidente del Consiglio sembra essere deciso a mantenere, sembra quindi essere condivisa dai cittadini.

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