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Sondaggi elettorali, Fratelli d’Italia di un soffio davanti al Pd: Giorgia Meloni è prima

Nell’ultimo sondaggio politico Dire-Tecnè, il primo partito nelle intenzioni di voto è Fratelli d’Italia. Il Pd insegue e si ferma a un soffio, mentre Lega e Movimento 5 Stelle sono lontanissimi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il primo partito nelle intenzioni di voto è Fratelli d'Italia. O almeno, questo secondo la rilevazione effettuata nel sondaggio politico dell'istituto Tecnè per l'agenzia Dire. Monitor Italia di questa settimana, infatti, vede un sostanziale equilibrio, con la situazione che ormai sembra abbastanza cristallizzata da settimane: Fratelli d'Italia e Partito Democratico impegnati nel testa a testa per la vetta, mentre Lega e Movimento 5 Stelle crollano e Forza Italia prova a ritagliarsi di nuovo un ruolo decisivo. L'equilibrio tra le coalizioni, intanto, è ben definito: il centrodestra è intorno al 49,2%, il centrosinistra si ferma al 38,7%. Vediamo le percentuali partito per partito.

Fratelli d'Italia in testa, il Partito Democratico insegue

Secondo il sondaggio Dire-Tecnè, il primo partito nelle intenzioni di voto dei cittadini è Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che consolida sempre di più la posizione guadagnando anche lo 0,1% rispetto alla scorsa settimana e salendo al 22,1%. A inseguire c'è sempre il Partito Democratico di Enrico Letta, che invece perde un decimo di punto e cala al 21,7%, rimanendo comunque attaccato a Meloni. Molto più distanti, invece, troviamo la Lega di Matteo Salvini e il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. Il Carroccio è stabile al 15,4%, meno della metà di quanto raccolto alle elezioni europee del 2019; i grillini sono scivolati ancora più in fondo, ma risalgono dello 0,2% e si fermano al 12,9%. Nonostante il calo dello 0,1% segnalato in questa settimana, Forza Italia sta risalendo e si avvicina pericolosamente a Conte e i suoi: il partito di Silvio Berlusconi è dato al 10,7%.

Italexit supera tutti tranne la federazione tra Azione e +Europa

Tra i partiti più piccoli in testa c'è sempre la federazione tra Azione di Carlo Calenda e +Europa, che guadagna lo 0,1% e sale al 4,4%. Subito dopo, però, troviamo Italexit di Gianluigi Paragone, che cresce dello 0,2% in una settimana e passa al 2,2%, lasciandosi dietro tutti gli altri partiti minori: Italia Viva di Matteo Renzi è al 2,1% (meno 0,1%); Europa Verde è al 2,1% (stabile); Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni è al 2,0% (meno 0,2%).

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