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Sondaggi elettorali, dopo la scissione di Di Maio il Movimento 5 Stelle crolla dietro Forza Italia

Secondo il sondaggio di Dire e Tecnè, il Movimento 5 Stelle perde tre punti nelle intenzioni di voto dopo la scissione di Di Maio e crolla dietro a Forza Italia. Bene Fratelli d’Italia e Pd, che si rincorrono in testa.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I sondaggi politici condannano sempre di più il Movimento 5 Stelle, soprattutto dopo la scissione di Luigi Di Maio. Per il partito di Conte e Grillo la china è delle peggiori, tanto che – secondo il sondaggio di Dire e Tecnè – il Movimento nelle intenzioni di voto è scivolato addirittura dietro Forza Italia. Da tempo ormai è la quarta forza politica, ma ora sembra condannato a diventare la quinta e – inoltre – è sceso per la prima volta sotto la doppia cifra dopo dieci anni. In testa la situazione, invece, è sempre la stessa: Fratelli d'Italia e Partito Democratico hanno un vantaggio consolidato su tutte le altre formazioni.

Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni è in testa nel sondaggio Monitor Italia: il partito della deputata romana sale dello 0,3% e passa al 23,3%, stabilendo record su record almeno nelle intenzioni di voto. A inseguire c'è ancora il Partito Democratico di Enrico Letta, che fa un balzo in avanti non indifferente – forse dovuto anche agli effetti della scissione di Di Maio – e guadagna l'1,4% salendo al 22,9%. La Lega di Matteo Salvini, intanto, continua a perdere terreno poco alla volta: il Carroccio perde lo 0,3% – tanto quanto guadagnato dagli alleati di Fratelli d'Italia – e scende al 14,9%.

Sotto ai dieci punti c'è Forza Italia di Silvio Berlusconi in testa, con il 9,9% frutto di un decimo di punto guadagnato. Buio totale, invece, per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte: con la scissione del ministro degli Esteri il partito pentastellato perde tre punti tondi e scivola al 9,3%, praticamente il minimo storico. Tra i partiti più piccoli, intanto, non si ferma la crescita della federazione tra Azione di Carlo Calenda e +Europa: più 0,4% e raggiunge il 5,3%. A seguire c'è Italia Viva di Matteo Renzi, che cresce di uno 0,1% e sale al 2,7%. In crescita anche Italexit di Gianluigi Paragone al 2,5% (più 0,2%), Europa Verde al 2,3% (più 0,3%) e Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni al 2,2% (più 0,2%).

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