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Silvio Berlusconi ricoverato da quasi un mese: è stabile, cosa dice il settimo bollettino

Come sta oggi Silvio Berlusconi: gli ultimi aggiornamenti di mercoledì 3 maggio sulle condizioni di salute del leader di Forza Italia ricoverato al San Raffaele dal 5 aprile.
A cura di Annalisa Cangemi
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Silvio Berlusconi è ricoverato da quasi un mese all'ospedale San Raffaele, a causa di una grave complicanza polmonare causata da una leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da circa due anni. Ora l'ex premier sta meglio e sta rispondendo bene alle cure, tanto da far pensare alle sue imminenti dimissioni.

È appena arrivato intanto dal San Raffaele il settimo bollettino sulle condizioni di salute del leader di Fi. "Il quadro clinico generale del Presidente Silvio Berlusconi è stabile e confortante consentendo, la prosecuzione in degenza ordinaria, delle terapie mirate al controllo della malattia ematologica", si legge nel testo firmato dai primari dell’ospedale San Raffaele di Milano, i professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri.

Quando potrebbe essere dimesso Silvio Berlusconi

Il primo a parlare alla stampa dell'ipotesi dimissioni per il leader 86enne è stato il suo amico Fedele Confalonieri, che ieri ha detto: "Il mio amico sta molto meglio, parlavano di dimetterlo, non so se già questa settimana" ma, aveva anche assicurato, "sta lavorando per preparare la Convention" alla quale, "sicuramente parteciperà".

Di sicuro è atteso un suo messaggio alla convention di Forza Italia prevista il 5 e 6 maggio: l'ex premier non potrà però partecipare di presenza ma invierà un video. "Berlusconi sta meglio, ho parlato con lui ieri sera, sta preparando il suo intervento per la manifestazione che si svolgerà a Milano, ci sarà il suo messaggio alla convention. Io ho voluto questa manifestazione per dimostrare che il leader di Forza Italia è Silvio Berlusconi, è lui la nostra guida, non ci sono altri aspiranti leader. Io faccio benissimo il vicepremier e il ministro degli Esteri, mi basta questo", ha confermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Agorà su Rai 3.

L'altro vicepremier, Matteo Salvini, ha annunciato che andrà a fargli visita a casa, non appena uscirà dal nosocomio: "Berlusconi è un grande, ha fatto e può fare ancora tanto. Spero che, umanamente prima che politicamente, possa trovare presto casa sua e i suoi affetti. Non volevo portare disturbo in ospedale, in certi momenti penso che la famiglia e gli affetti più stretti abbiano la precedenza. Non vedo l'ora di stringergli la mano, lo considero un amico prima che un alleato", ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto questa mattina a Rtl.

Cosa diceva il bollettino della scorsa settimana

Nel precedente bollettino, firmato il 26 aprile da Alberto Zangrillo, medico di fiducia di Berlusconi e direttore delle terapie intensive generale e cardiochirurgica del San Raffaele, e Fabio Ciceri, primario delle unità di ematologia e trapianto di midollo osseo e oncoematologia si parlava di "ottimale e convincente ripresa delle funzionalità d'organo".

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