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Salvini: “Un onore per me incontrare Segre. Ha qualcosa da insegnarmi, a differenza di Balotelli”

Matteo Salvini, da un comizio a Napoli, torna sulle vicende calde dell’ultima settimana: “Chi nel 2019 nega l’Olocausto va curato da un medico bravo, su questo ovviamente non c’è dubbio alcuno. Sul fatto di mettere in mano a una Commissione partitica il giudizio di cosa è o non è razzismo, invece, mi si permetta qualche dubbio. Sarà per me un onore incontrare riservatamente Liliana Segre, lei qualcosa da insegnarmi ce l’ha, Balotelli probabilmente no”.
A cura di Annalisa Girardi
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Ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, si trovava a Napoli. Una visita contestata in cui l'ex ministro dell'Interno è tornato sulle polemiche dell'ultima settimana, accostando la vicenda delle controversie sulla Commissione voluta da Liliana Segre e i cori razzisti a Mario Balotelli: "Chi nel 2019 nega l'Olocausto va curato da un medico bravo, va messo in terapia da uno bravo, su questo ovviamente non c'è dubbio alcuno. Sul fatto di mettere in mano a una Commissione partitica il giudizio di cosa è o non è razzismo, invece, mi si permetta qualche dubbio. Sarà per me un onore incontrare riservatamente Liliana Segre, lei qualcosa da insegnarmi ce l'ha, Balotelli probabilmente no", ha affermato l'ex vicepresidente del Consiglio.

Salvini, che si trovava a Napoli per una manifestazione del Carroccio, ha continuato: "Oggi presentiamo la squadra della Lega che ha l'ambizione di liberare la Regione Campania dal malgoverno dei De Luca, dei de Magistris e dei Di Maio, i tre moschettieri sfigati che neanche con un bando ad hoc avremmo trovato tutti insieme". Il leader leghista ha quindi spiegato che l'obiettivo non è il vecchio centrodestra: "In Umbria abbiamo vinto con due liste civiche, in Emilia Romagna ci sarà competizione con due se non con tre liste civiche. Anche in Campania chi si avvicina alla politica dal mondo delle professioni è benvenuto".

La campagna nella Regione

Sul nominativo del candidato, Salvini ha comunicato che arriverà solo alla fine del percorso: "Prima si costruisce la squadra, l'idea di Campania, poi il candidato di tutto il centrodestra allargato a liste civiche. Se da Forza Italia arriverà il nome di un candidato ‘da battaglia' va bene. Sono orgoglioso che la primavera prossima per la prima volta i napoletani e i campani avranno un'alternativa al solito vecchio ritornello dei de Magistris e dei De Luca". Quindi l'affondo al primo cittadino di Napoli: "De Magistris è come la Raggi: sono persone che avranno tante qualità, ma non sono in grado di fare i sindaci. Quindi prima tolgono il disturbo da Roma e Napoli, meglio è".

L'ex titolare del Viminale è anche tornato sulla questione dell'ex Ilva di Taranto: "Leggo che sull'Ilva Conte vuole fare un decreto d'urgenza per tornare indietro. Se vogliono fare un decreto per salvare l'Ilva e per la tutela dei posti di lavoro i voti della Lega ci sono", ha assicurato.

L'attacco al governo

Non è mancata l'occasione per un attacco anche al governo, in primis al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "Io non contesto il presidente del Consiglio per problemi giudiziari o di conflitto di interesse, ma per l'assoluta incapacità politica di questo governo. Temo si sia abbondantemente montato la testa rispetto all'inizio della sua esperienza, ed è un peccato mortale". Quindi l'appello agli elettori del Movimento Cinque Stelle "che si sentono delusi dal tradimento di Grillo e Di Maio, dal mai con il Pd a sempre con il Pd": per loro, che "vogliono fare una battaglia di onestà e cambiamento insieme alla Lega, sono i benvenuti. Le porte per queste persone sono aperte, anche in Campania".

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