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Salvini sulle navi delle ong tiene la linea della fermezza: “Sono viaggi organizzati, vanno stroncati”

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non cambia idea sulla strategia per la gestione delle navi delle ong: “Sono viaggi organizzati sempre più pericolosi”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il vicepremier e ministro dell'Infrastrutture Matteo Salvini, dopo il decreto interministeriale del 4 novembre firmato insieme al ministro dell'Interno Piantedosi e al ministro della Difesa Crosetto, che ha concesso il permesso di scendere dalle navi delle ong arrivate al porto di Catania, la Humanity 1 e la Geo Barents, solo alle persone considerate vulnerabili, chiedendo alle imbarcazioni di lasciare le acque territoriali italiane con il resto dei migranti, mantiene la linea della fermezza: "Questi sono viaggi organizzati. Chi è a bordo di quelle navi paga circa 3mila dollari, che diventano armi e droga per i trafficanti. Sono viaggi organizzati sempre più pericolosi. Bisogna stroncare il traffico non solo di esseri umani che è già grandissimo, ma di armi e droga legato al traffico di esseri umani", ha detto a ‘Non stop news' su Rtl 102.5.

"Ringrazio il Santo padre per le sue parole. L'Italia non può essere lasciata da sola – ha detto ricordando le parole di Papa Francesco. "Stiamo vivendo una stagione difficile per molte famiglie, saranno mesi difficili e non possiamo in un solo anno far sbarcare 100mila persone irregolarmente. Si torna all'applicazione della norma, si salvano vite, si chiede all'Europa di intervenire e se ci sono navi straniere le norme prevede che la nave tedesca vada nel porto tedesco", ha detto ancora a proposito della situazione dei migranti a Catania.

Sabato sera è stato concesso alla nave di soccorso Humanity 1 di entrare nel porto siciliano di Catania; 144 persone sono state autorizzate a scendere a terra, mentre le autorità hanno rifiutato di sbarcare 35 naufraghi. È stato dunque chiesto ieri al capitano di lasciare il porto con a bordo i 35, ma il comandante ha rifiutato, citando la legge del mare: "È mio dovere completare il salvataggio di chi è nel bisogno soccorrendo tutti i sopravvissuti in porto sbarcano da Catania come luogo sicuro. Non posso lasciare il porto finche' tutti i sopravvissuti salvati dall'emergenza non saranno sbarcati".

Con il decreto firmato dai ministri dell'Interno Matteo Piantedosi, della Difesa Guido Crosetto e delle Infrastrutture e Mobilità Matteo Salvini è stato vietato alla nave tedesca di rimanere nelle acque territoriali italiane più a lungo di quanto ritenuto necessario per le operazioni di soccorso alle persone in difficoltà e in condizioni di salute precarie. Quindi nella notte dal 5 al 6 novembre, è avvenuta la "selezione" dei migranti. In tutto sono rimaste sulla nave 35 persone. Ieri sera invece sono state completate le operazioni di sbarco di 357 migranti della nave norvegese Geo Barents. Altri 215 migranti sono bloccati a bordo, nel porto di Catania.

"Vi immaginate un capitano italiano su una nave italiana in un porto tedesco che cerca di dettare legge? – ha domandato provocatoriamente Salvini – Sono stati fatti sbarcare bimbi donne e malati, ma bisogna riapplicare il principio che funziona in tutto il mondo che una nave che batte bandiera tedesca sia territorio tedesco e quindi l'Europa e la Germania se ne devono fare carico", ha proseguito. "Non faccio il procuratore so che c'è un fascicolo aperto a Catania sono questioni giuridiche a questo punto. In Europa torneremo a fare quello che abbiamo fatto per anni, chiedere ricollocamenti, redistribuzioni. Quando erano in vigore i decreti sicurezza non solo diminuiti erano gli sbarchi ma si erano dimezzati i morti".

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