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Salvini: “Quest’estate tornerò al Papeete, anche se dà fastidio ai radical chic”

Matteo Salvini commenta i temi caldi del momento, tra le polemiche sulla riapertura delle scuole, l’Europa, gli scontri all’interno della maggioranza e il rilancio dell’economia italiana. L’ex ministro dell’Interno risponde anche alle polemiche nate in seguito ai vari video sui social in cui appare con la mascherina abbassata abbracciato ai manifestanti. E racconta che anche quest’estate tornerà al Papeete.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini è ospite alla trasmissione Agorà su Rai Tre: sono tanti i temi toccati, dalla scuola al taglio dei vitalizi, le tasse, l'Europa e le misure anti contagio. Il lavoro da portare a termine in Parlamento è molto, ma il leader della Lega si concederà anche qualche giorno di vacanza: "Quest'estate se posso torneò al Papeete, ma sono per qualche giorno perché spero che il Parlamento lavori luglio, agosto e settembre, perché non sono mesi in cui chiudere. Ma spero comunque di regalare ai miei figli qualche giorno di tranquillità. Anche se farlo in una spiaggia italiana può dar fastidio a qualche radical chic, abituato a Montecarlo o a posti molto più infighettati", commenta.

Riguardo al prossimo autunno, invece, Salvini attacca la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, per le polemiche sulla riapertura delle scuole. "Oggi i bambini sono già a scuola in Francia, in Svizzera, in Germania, in Austria, ovunque. I bimbi a distanza e con cautela, ma sono in classe. Invece in Italia non sappiamo ancora come ci andranno a settembre, per quanti giorni per quante ore. Non voglio neanche pensare a bambini di sei anni con mascherine o divisi dal plexiglas, perché sarebbe un fallimento educativo e affettivo clamoroso". Il leader della Lega denuncia l'assenza di un piano per settembre e critica le disposizioni emerse finora "Non è una questione personale. Ma la ministra Azzolina è riuscita a far arrabbiare tutti, insegnanti, sindaci, genitori. Se è in grado, faccia ripartire la scuola. Altrimenti può fare altro, sarà una persona bravissima su tanti altri fronti".

Sulla maggioranza e i continui scontri interni, Salvini commenta: "Ogni giorno la maggioranza perde 2 o 3 parlamentari, non so quanto potranno andare avanti ancora perdendo 2-3 pezzi al giorno", affermando che da quattro mesi il suo partito continua a portare proposte al governo, senza venire però ascoltato. "A noi non è arrivato assolutamente nulla, se non le parole e le sfilate di Villa Pamphilj che però non risolvono i problemi della cassa integrazione", continua l'ex ministro dell'Interno. "Altrimenti tanto vale che a settembre, quando gli italiani saranno chiamati a votare il referendum sul taglio dei parlamentari e quindi usciranno di casa, votino anche per un Parlamento che duri 5 anni, efficiente, stabile, che non litiga ma lavora", aggiunge.

Sulla risposta europea alla crisi economica innescata dal coronavirus, Salvini afferma che ne sarà contento solo quando vedrà i fatti, ribadendo che ad oggi non è arrivato neanche un euro da Bruxelles. Il senatore sottolinea anche che i soldi servano adesso, e non l'anno prossimo. Sui Paesi frugali, spesso definiti come sovranisti per la loro attitudine nel programmare la ripresa, afferma: "L'Italia ha versato nelle casse dell'Ue 141 miliardi di euro in questi anni, e noi non vogliamo i soldi degli altri, ma semplicemente vorremmo usare per gli italiani una parte di questi soldi versati da noi. Ed è per questo che così com'è l'Europa non funziona. Non lo dico perché sono sovranista, leghista o fascista, ma perché il benessere degli italiani vieni prima delle simpatie dei tedeschi o dei francesi".

Infine, Salvini commenta anche i video circolati sui social in questi giorni che lo ritraggono con la mascherina abbassata ad abbracciare manifestanti e sostenitori, senza rispettare quindi le misure di sicurezza e il distanziamento sociale. Ieri, ad un evento della polizia penitenziaria, l'ex ministro scatta un selfie dietro l'altro abbassandosi la mascherina, stringe le mani e avvicina molte persone: Mi provano la febbre 30 volte al giorno, fortunatamente dovrei essere al di sopra di ogni sospetto. Dovrei essere io ad avere paura. Più che il distanziamento ci tengo a sottolineare le condizioni impossibili in cui lavorano le donne e gli uomini della polizia penitenziaria, che nelle carceri sono trattati peggio degli spacciatori che controllano". E conclude: "Oggi è la giornata mondiale contro la droga. Ci sono in Parlamento dei colleghi irresponsabili, a proposito di buon esempio, che hanno presentato degli emendamenti al decreto Rilancio scrivendo che uno dei fattori per la ripresa dell'Italia è la legalizzazione. I parlamentari che pensano allo Stato spacciatore non danno un buon segnale, a proposito di buon esempio".

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