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Guerra in Ucraina

Salvini dice che Draghi sapeva dei suoi incontri con l’ambasciatore russo

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha risposto alle domande di Fanpage.it sui suoi incontri con l’ambasciatore russo Razov: “Rivendico di aver fatto questi incontri nell’esclusivo interesse per la pace e nell’interesse italiano”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il segretario della Lega Matteo Salvini ha risposto alle domande di Fanpage.it sui suoi incontri con l'ambasciatore russo Razov per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina, e sulla missione di pace a Mosca, che aveva annunciato nei giorni scorsi.

Il leader della Lega nega che si sia trattato di un'iniziativa di democrazia parallela, ma conferma ai nostri microfoni di aver visto il diplomatico russo per quattro volte: "Nel nome della pace ho fatto anche incontri con l'ambasciatore turco, con quello cinese e con quello francese. Un capo di partito può e deve lavorare per la pace parlando con ambasciatori di governo? Sì, ne avrò incontrati 20. Rivendico di aver fatto questi incontri nell'esclusivo interesse per la pace e nell'interesse italiano".

Salvini assicura che dei suoi contatti con le ambasciate era a conoscenza Palazzo Chigi: "Ci sono agenzie di stampa, l'ho detto da Vespa. Voglio risparmiare tempo al Copasir", ha detto ancora a Fanpage.it. Secondo Salvini saranno i russi e ucraini a decidere sui punti per il negoziato di pace: "Cessate il fuoco, riapertura dei canali per il grano per evitare carestie, e ritorno al dialogo in campo neutro. Rivendico di aver lavorato per la pace. Se noi riusciamo a parlare con ministri e ambasciatori e altri no mi dispiace per loro". 

"Il ministro degli Esteri italiano Di Maio ha partorito un ipotetico piano di pace senza padri né madri, disconosciuto da tutti, che è stato cestinato. Io non faccio il ministro degli Esteri, molto umilmente ho cercato di aiutare. Visto che parlare di pace e di dialogo soprattutto a sinistra terrorizza io sto andando avanti ad ascoltare e a dialogare. Ho cercato di portare un elemento in più in mano a Draghi, mi sono fatto carico delle assenze altrui", ha aggiunto.

Il viaggio a Mosca per il momento è in stand-by: "Mi hanno linciato ancora prima di partire. Sto lavorando con i miei contatti da Roma e da Milano, le cose si possono risolvere anche telefonicamente. Noi fortunatamente abbiamo ascolto da certe parti. Ma non dovevo incontrare Putin, non lo sento da anni. Sono in contatto con il ministro degli Esteri Lavrov". 

Salvini ha risposto anche a una domanda su Antonio Capuano, ex deputato di Forza Italia, consulente del segretario della Lega, che ha aiutato a organizzare la missione di pace a Mosca, pur non avendo "un incarico formale", come lui stesso ha ammesso a Repubblica: "Ha dato una mano più che sulla Russia su altre relazioni, penso all'Afghanistan o al Medio Oriente. Stamattina ho incontrato persone che mi hanno aperto canali e dato indicazioni molto interessanti sulle sanzioni. Stanno facendo male a noi o ai russi?".

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