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Salvini dice di non terrorizzare gli italiani con zone rosse e arancioni

Il segretario della Lega dice che oggi “è inimmaginabile ipotizzare zone arancioni o rosse”. Salvini chiede di rivedere i parametri, perché il numero dei contagi non basta, ma bisogna tener conto della “occupazione dei letti di ospedale”. E ancora: “Niente panico e nessun allarmismo – ha aggiunto – Non terrorizziamo gli italiani”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Matteo Salvini non vuole saperne di nuove restrizioni. Non che qualcuno le stia seriamente ipotizzando, o almeno non si pensa certo di tornare immediatamente alla zona rossa, arancione o qualcosa di simile. Sicuramente la variante Delta fa paura, e obbliga il governo e le istituzioni a prendere delle contromisure urgenti. Al momento, però, l'attenzione è concentrata fuori dall'Italia, verso l'estero. Si riflette su quarantene per chi arriva da alcuni Paesi, e non su misure restrittive sul territorio nazionale. Non si parla neanche di tornare a indossare la mascherina all'aperto, mentre si guarda con grande attenzione all'incidenza nelle diverse Regioni, per capire quali territori potrebbero rischiare di passare in zona gialla.

Il segretario della Lega, intervistato da Affaritaliani.it, ha spiegato di aver sentito Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, oltre che governatore leghista del Friuli Venezia Giulia: "Le Regioni non sono ancora state contattate dal governo – ha spiegato Salvini – Auspico buon senso". Il senatore ha sottolineato che "la situazione negli ospedali è sotto controllo", perciò "è giusto mantenere massima cautela, ma oggi è inimmaginabile ipotizzare zone arancioni o rosse".

Salvini ha parlato anche della campagna di vaccinazione, che "sta procedendo" e ha spiegato di augurarsi che "possano arrivare presto molte altre dosi". Critico, invece, sui parametri decisionali per le restrizioni: "Credo che qualsiasi decisione non andrebbe presa solo in base al numero dei contagi – ha aggiunto – Fortunatamente i tassi di ospedalizzazione e di mortalità sono molto bassi e quindi, semmai, si dovrebbe tener conto dell'occupazione dei letti negli ospedali". Ad esempio, oggi in Friuli Venezia Giulia "le terapie intensive occupate per Covid sono solo due". Salvini ha richiamato tutti a "prudenza e buon senso", ma "non terrorizziamo gli italiani". E ha concluso: "Niente panico e nessun allarmismo".

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