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Salvini dice che la Lega non farà cadere il governo per la risoluzione sull’invio di armi a Kiev

Matteo Salvini assicura che il governo non è a rischio per il voto sulla risoluzione sulle comunicazioni del premier Draghi sull’Ucraina, almeno per quanto riguarda le posizioni della Lega: “Non commento i ‘se’ né i litigi dei 5Stelle”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il segretario della Lega Matteo Salvini dice che il governo non rischia di cadere per il voto sulla risoluzione sull'invio di armi Ucraina, "quantomeno per la Lega". Domani sono attese le comunicazioni del premier Draghi a Palazzo Madama in vista del prossimo Consiglio Ue del 23 e 24 giugno, e la tensione è altissima soprattutto per le divisioni e i veleni all'interno del M5s, che hanno portato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a un passo dall'espulsione. Il M5s è al lavoro in queste ore sul testo della risoluzione, con una riunione dei membri M5S delle commissioni Esteri e Politiche Ue, di Camera e Senato.

Matteo Salvini, intervenendo a un comizio elettorale per il ballottaggio di domenica a Magenta (Milano), da parte sua assicura che non sarà lui questa volta ad aprire la crisi. Alla vigilia della discussione in Parlamento sulla guerra in Ucraina l'ex ministro dell'Interno dice che sulle risoluzione la Lega lavora "per unire e parlare di pace".

"Sarebbe un problema se passasse giugno senza decreto benzina e decreto siccità", aggiunge. "L’emergenza per le famiglie è rinnovare lo sconto benzina e quello luce-gas e poi un decreto siccità perché ci sono agricoltori che non ce la fanno più. Lo chiedo formalmente al presidente Draghi. Non servono alla Lega ma gli italiani, spero che il governo non perda altri giorni".  E riguardo all'eventuale presentazione da parte del M5s di una risoluzione contro l'invio di nuove armi a Kiev Salvini aggiunge: "Non commento i ‘se' né i litigi dei 5Stelle. Sulla risoluzione cercheremo di trovare un accordo, poi su Conte e Di Maio e Grillo e Di Battista… non commento problemi degli altri". Il leader leghista si è infine smarcato dalla riunione di oggi per trovare una quadra nella maggioranza: "Io ho delegato i capigruppo, mi piace delegare la risoluzione dei problemi ad altri". 

Matteo Renzi, ai microfoni di Rtl 102.5, è convinto che dal del leader del Corroccio non arriveranno "colpi alla Papeete" – con un riferimento allo stabilimento balneare di Milano Marittima da dove nell'estate del 2019 con le sue dichiarazioni fece cadere il governo giallo verde – ma, aggiunge scherzando, si aspetta "al massimo colpi di sole". 

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