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Guerra in Ucraina

Salvini attacca Di Maio: “Il suo piano di pace cestinato dopo 20 minuti, disconosciuto da tutti”

Il segretario della Lega Matteo Salvini attacca il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Ha partorito un ipotetico piano di pace senza padri né madri, disconosciuto da tutti, che è stato cestinato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il segretario della Lega Matteo Salvini, ai microfoni di Fanpage.it, ha attaccato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, criticando il piano di pace che ha proposto, per tentare di fermare la guerra in Ucraina: "Il suo piano di pace è durato 20 minuti Spero che sia più fortunato nel tentativo successivo", ha detto ironicamente parlando con i giornalisti.

Il documento citato dal senatore Salvini è stato elaborato dalla Farnesina, in stretta collaborazione con Palazzo Chigi. Si tratta di un piano di pace in quattro tappe, che è stato poi presentato lo scorso 18 maggio a New York dal ministro pentastellato Di Maio durante un colloquio con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

L'ex ministro dell'Interno punta ancora il dito contro il ministro del M5s: "Il ministro degli Esteri italiano Di Maio ha partorito un ipotetico piano di pace senza padri né madri, disconosciuto da tutti, che è stato cestinato. Io non faccio il ministro degli Esteri, molto umilmente ho cercato di aiutare. Visto che parlare di pace e di dialogo soprattutto a sinistra terrorizza io sto andando avanti ad ascoltare e a dialogare. Ho cercato di portare un elemento in più in mano a Draghi, mi sono fatto carico delle assenze altrui".

"Avere dei nostri contatti per noi è importante, l'Italia non può essere isolata", ha detto Salvini, rivendicando anche gli incontri fatti con l'ambasciatore russo in Italia, Razov, che ha visto per 4 volte. Per il leader del Carroccio tutto si è svolto alla luce del sole, e Palazzo Chigi ne è stato informato: "Ci sono agenzie di stampa, l'ho detto da Vespa. Voglio risparmiare tempo al Copasir", l'organismo parlamentare che ha avviato un'indagine su Antonio Capuano, l’avvocato consulente di Salvini che lo avrebbe aiutato a pianificare la missione di pace in Russia. Il Comitato parlamentare per la sicurezza ha confermato l'inchiesta dopo che prima il Corriere della Sera e poi il quotidiano Domani avevano raccontato di un incontro organizzato da Capuano tra Salvini e Sergey Razov.

È stato il quotidiano Domani a raccontare che cinque giorni dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Capuano e Salvini incontrarono a cena a Roma l'ambasciatore russo. Una ricostruzione smentita dall'ex parlamentare di Forza Italia, ma confermata dall'ambasciata di Mosca in Italia. Fonti di Palazzo Chigi, citate dal Domani, hanno fatto sapere di non aver mai saputo dell’incontro. Ora Salvini ammette che quell'incontro c'è stato, e dice di aver visto Razov in altre tre occasioni.

"Capuano fa l'avvocato di mestiere, le relazioni internazionali sono in mano a me e al responsabile esteri che è Lorenzo Fontana", ha dichiarato.

"Ritengo di una gravità assoluta entrare nel merito di impegni volti alla pace. Io spero che anche gli altri segretari di partito stiano incontrando ambasciatori, se no sono dei falliti. Io gli ambasciatori li incontro da italiano, da rappresentante del popolo italiano. Non devo renderne conto a niente e a nessuno. L'ho anche detto in studi televisivi", ha ribadito Salvini.

"Non credo nelle doti diplomatiche di Di Maio. Draghi è il mio presidente del Consiglio, gli affido la via della pace, a meno che l'Italia non sia in guerra con la Russia, cosa che ad oggi non mi sembra. Se Letta e Di Maio arrivano al mio stesso risultato prima di me sono contento. Mi sembra che non stiano facendo nulla".

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