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Elezioni Comunali 2022

Roberto Lagalla nuovo sindaco di Palermo, vince le elezioni comunali al primo turno

Roberto Lagalla, candidato del centrodestra, ha vinto le elezioni amministrative a Palermo al primo turno, davanti allo sfidante di centrosinistra Franco Miceli.
A cura di Annalisa Girardi
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Roberto Lagalla vince le elezioni comunali a Palermo. Il candidato del centrodestra ha infatti superato il 40% dei voti, scoglio necessario per essere eletto già al primo turno in Sicilia. Si afferma davanti allo sfidante del centrosinistra, Franco Miceli. Le proiezioni di Swg, con copertura del 5% e margine di errore al 2,1%, danno Lagalla al 45%, contro il 28,3% di Miceli. L'altro candidato, Fabrizio Ferrandelli, è dato invece al 14,60%. Anche tenendo conto del margine di errore, quindi, è praticamente certa l'elezione di Lagalla al primo turno.

Il caos seggi a Palermo

Ieri i cittadini di Palermo sono stati chiamati alle urne per le elezioni amministrative tra le 7 e le 23, come del resto in altri quasi mille Comuni italiani. All'apertura dei seggi, però, molti presidenti non si sono presentati. Diversi cittadini che si sono recati a votare hanno quindi trovato chiusa la propria sezione. È esploso quindi il caso, con il governatore della Regione che ha chiesto di prorogare le operazioni di voto di un giorno e diversi esponenti politici che hanno puntato il dito contro la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese.

Oggi 200 persone sono state segnalate alla Procura ed è stata aperta un'inchiesta per accertare la legittimità o meno delle rinunce agli incarichi (molte arrivate direttamente domenica mattina, a poche ore dal voto). Si ipotizzano reati di interruzione di pubblico servizio, rifiuto di atti d'ufficio e violazione della legge elettorale del 1960. In più, nel frattempo, è stato fissato a domani l'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Palermo per Francesco Lombardo, candidato al consiglio comunale con Fratelli d'Italia, e per il boss Vincenzo Vella: sono accusati di voto di scambio politico mafioso. Sono le stesse accuse che avevano fatto scattare il carcere solo pochi giorni fa per il candidato di Forza Italia, Pietro Polizzi, e per il mafioso Agostino Sansone, già apparsi davanti al gip: hanno negato l'esistenza di un patto elettorale.

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