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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza, crollano le domande: sono scese del 65% rispetto al 2022

Finora, nel 2023, le domande per il Rdc sono state circa 90mila. Erano 261mila a inizio 2022. Il dato rilevato dall’osservatorio Inps può essere effetto della Mia, il nuovo reddito di cittadinanza che il governo Meloni dovrebbe lanciare quest’anno, con requisiti più stringenti per gli occupabili.
A cura di Luca Pons
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A febbraio 2023, hanno ricevuto il reddito di cittadinanza poco più di un milione di famiglie (1.001.743), il numero più basso da ottobre 2020. I soldi erogati sono stati 576,3 milioni di euro, rispetto ai 657,8 milioni di euro di gennaio. E le domande presentate per ricevere il Rdc nei primi due mesi dell'anno sono state 90.287 (quasi tutte a gennaio), contro le 261.378 nello stesso periodo del 2022. È un calo del 65%, quasi due terzi. A registrare il declino nelle domande di reddito di cittadinanza è l'osservatorio Inps, con i più recenti dati pubblicati.

Il 2023 sarà l'ultimo anno per il reddito di cittadinanza, che potrà essere erogato per soli sette mesi e quindi ad agosto scadrà per la maggior parte dei beneficiari. Nelle scorse settimane, il governo Meloni ha promosso la Misura di inclusione attiva, o Mia: la norma che andrà a sostituire il Rdc, penalizzando le famiglie ritenute occupabili (senza minorenni, over 60 o persone con disabilità) e favorendo i nuclei famigliari numerosi.

In molti casi, il calo di percettori è dovuto al numero di persone che non ha presentato la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) entro il 31 gennaio e quindi non ha potuto rinnovare il Rdc. Per alcuni, la ripresa economica dell'Italia rispetto alla situazione di un anno fa può aver favorito la decisione di non richiedere più il sussidio, ma è facile immaginare che anche i criteri più stringenti della Mia abbiano spinto a non fare domanda. Il calo più forte di percettori è stato proprio tra i nuclei familiari con un solo componente, cioè i single che vengono più svantaggiati dalla nuova misura del governo Meloni. Sono scesi da 537.238 (a gennaio 2023) a 460.775 (a febbraio), anche se restano comunque la fascia più rappresentata: sono il 46% di tutte le famiglie che ricevono il Rdc.

Nel complesso, a febbraio l'assegno medio del reddito di cittadinanza è stato di 605,90 euro. Sono state coinvolte 2.019.774 persone, divise in 899.842 famiglie. Per quanto riguarda la pensione di cittadinanza, spesso omologata al Rdc, l'hanno ricevuta 101.901 famiglie, in tutto 115.651 persone, con un importo medio di 305,16 euro a famiglia. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, due famiglie su tre che hanno ricevuto il sussidio (reddito o pensione) sono residenti del Sud o delle Isole. La provincia con più percettori a febbraio è stata quella di Napoli: 146mila assegni erogati. Su 2,1 milioni di persone toccate nel complesso dalla misura di sostegno alla povertà, sono 1,5 milioni gli abitanti del Mezzogiorno.

Per Emiliano Fossi, deputato del Partito democratico nella commissione Lavoro, i dati sul calo dei percettori dimostrano che "la destra è riuscita nell'intento di spaventare gli italiani. Adesso, però, il Governo deve dirci come affronterà il tema dell'impoverimento del Paese. Già lo scorso dicembre Bankitalia aveva avvertito che lo stop al reddito avrebbe creato un milione di poveri in più. Limitare l'accesso al reddito di cittadinanza può essere utile soltanto se la misura viene migliorata e resa più efficace, ma serve comunque creare lavoro altrimenti ci saranno soltanto molti più poveri."

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