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Quanto sono diminuite le somministrazioni giornaliere dopo le nuove regole sul vaccino AstraZeneca

Il commissario straordinario per l’emergenza Figliuolo ha assicurato che l’impatto dello stop ad AstraZeneca per gli under 60 sarà minimo sulla campagna vaccinale. Anche se nel mese di giugno dovessero esserci dei ritardi, secondo le autorità questo verrà comunque riassorbito tra luglio e agosto, salvaguardando così l’obiettivo dell’immunità di comunità che si prevede di raggiungere a settembre. Già nel primo weekend dopo le nuove indicazioni, però, le somministrazione giornaliere sono nettamente scese. Vediamo di quanto.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo lo stop alla somministrazione del vaccino AstraZeneca agli under 60, il commissario straordinario per l'emergenza, Francesco Figliuolo, ha assicurato che l'impatto sulla campagna vaccinale sarà minimo e che un possibile ritardo nel mese di giugno verrà riassorbito tra luglio e agosto, salvaguardando così l'obiettivo dell'immunità di comunità che si prevede di raggiungere a settembre. Già nel primo weekend dopo l'annuncio delle nuove regole, però, i numeri sono cambiati e le somministrazioni giornaliere sono scese. A fare un po' di conti è il Sole 24 Ore, che analizzando le inoculazioni degli ultimi giorni ha evidenziato un – 17,6% nel fine settimana appena conclusosi rispetto a quello precedente (5-6 giugno).

All'inizio di giugno la campagna vaccinale aveva ingranato, arrivando al picco di oltre 600 mila dosi somministrate in un solo giorno. Ma le nuove regole su AstraZeneca e gli under 60 sembrano già avere un impatto. Nel lungo periodo sarà fondamentale garantire dosi a sufficienza di Pfizer e Moderna, ma anche in questi giorni la sospensione del vaccino AstraZeneca per la platea di persone con meno di 60 anni si fa sentire sulle dosi giornaliere. Anche considerando che sono stati cancellati gli Open Day organizzati dalle Regioni, iniziative che avevano avuto un grande successo e che avevano contribuito all'impennata di vaccinazioni.

Sabato 12 giugno sono state somministrate 521.883 dosi, il 12,6% in meno rispetto al giorno prima e il 15% in meno sulla settimana precedente. La domenica va anche peggio: 402.652 somministrazioni, il 20,8% in meno di domenica 6 giugno. Insomma, l'impossibilità di somministrare il vaccino AstraZeneca si fa sentire. Le scorte attualmente disponibili, così come quelle in arrivo da qui a settembre, non dovrebbero però restare inutilizzate. Come ha spiegato anche lo stesso Figliuolo, "attualmente ci sono circa 3,5 milioni di over 60 ancora da vaccinare e dobbiamo effettuare la seconda dose, che sarà con Astrazeneca solo per questa fascia d'età, a circa 3,9 milioni di persone". Contando che da qui a settembre il nostro Paese può contare su circa 15 milioni di dosi, non dovrebbero restarne troppe di inutilizzate. In caso contrario, ha detto sempre Figliuolo, potrebbero andare all'iniziativa Covax.

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