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Quanti soldi ha il governo Meloni per le bollette e quando arriveranno gli aiuti

Il governo Meloni riflette su un nuovo decreto Aiuti, ma i soldi sono pochi e l’obiettivo primario è rinnovare le misure già in vigore. Occhi puntati sul Cdm di domani, mentre Tajani promette “un forte contributo alla riduzione delle bollette”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Immagine di repertorio
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Il governo Meloni prepara il suo primo intervento sulle bollette. È la priorità del nuovo esecutivo – hanno ribadito decine, se non centinaia di volte i ministri e la stessa presidente del Consiglio – anche se il primo Cdm si è concluso con il tanto discusso decreto contro i rave. Ora, però, Meloni e i suoi sono pronti a varare un nuovo decreto Aiuti – sarebbe il quater, considerando i primi tre firmati dal governo Draghi – per cercare di attenuare gli effetti della crisi economica ed energetica, ma anche dell'inflazione che continua a crescere. Insomma, il modello dovrebbe essere lo stesso utilizzato fin qui da Draghi, almeno per il prossimo decreto.

Meloni ha a disposizione un tesoretto lasciato in eredità proprio dall'esecutivo precedente, che si aggira tra i nove e i dieci miliardi di euro, e potrebbe investirne tra i cinque e i sette in questo nuovo decreto Aiuti. Secondo il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, venerdì "arriverà un segnale molto chiaro" con "un investimento tra i sette e i dieci miliardi". Insomma, miliardo più miliardo meno e all'indomani della giornata campale per Meloni in Europa, la presidente del Consiglio riunirà i suoi ministri per un intervento fondamentale per evitare che famiglie e imprese cadano ancora più in profondità nella spirale della crisi economica.

Il piano del governo Meloni per chiudere l'anno senza ulteriori danni, in attesa della legge di Bilancio che – in teoria – dovrebbe permettere interventi più strutturali, è praticamente già pronto: innanzitutto si estenderanno le misure che sono già in vigore, dagli sconti in bolletta al taglio delle accise sui carburanti che scade a metà novembre. Tajani ha parlato di un "forte contributo alla riduzione delle bollette".

Venerdì, tra l'altro, il governo deve in primis approvare la parte programmatica della Nadef. Il nuovo decreto Aiuti potrebbe così slittare alla prossima settimana, in modo da poter ricavare qualche ora in più di riflessione. I soldi sono pochi, nonostante i dieci miliardi di extra-gettito lasciati dal governo Draghi. L'ipotesi più probabile, a questo punto, è una semplice conferma delle misure già in atto. Per il resto bisognerà aspettare la legge di Bilancio.

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