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Quando riaprono le discoteche: ipotesi luglio, ma solo con green pass e nei locali all’aperto

Le discoteche potrebbero riaprire a luglio, solo per chi ha il green pass e, in un primo momento, solo all’aperto. Si discute sull’utilizzo della mascherina in pista, ma dal ministero della Salute – per ora – non arrivano conferme di una svolta imminente. I due sottosegretari, Costa e Sileri, rilanciano l’idea del green pass da giorni, ma Speranza e i tecnici vorrebbero evitare pericolose fughe in avanti. Oggi è prevista una riunione al ministero, ma le associazioni di categoria non parteciperanno.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Alle discoteche bisogna dare delle risposte: su questo punto sembra che ci sia un accordo generale. Il problema è capire quali risposte dare. In realtà il governo, o almeno i due sottosegretari alla Salute, una soluzione sembrano averla in pugno da giorni e la continuano a rilanciare in ogni intervista che rilasciano: il green pass. Ne ha parlato Sileri nei giorni scorsi, e ne ha parlato anche Costa, che poi l'ha ribadito questa mattina ad Agorà su Rai 3: "Alle discoteche occorre dare risposte, è l'unico settore a non averle avute, ma bisogna avere pari dignità e una prospettiva – ha spiegato il sottosegretario alla Salute – Condivido che quando si parla di discoteche luogo per stare insieme, occorre assolutamente individuare criteri e parametri diversi, un protocollo che consenta la tracciabilità e il monitoraggio in sicurezza". E ancora: "Si parla di green pass per gli spostamenti, credo si possano trovare soluzioni anche per declinarlo verso le discoteche".

Oggi Costa dovrebbe ricevere il Sindacato italiano dei locali da ballo (Silb), mentre alle 19 al ministero della Salute è prevista una riunione per parlare della riapertura delle discoteche, ma senza le associazioni di categoria. Tutti spingono nella stessa direzione: una riapertura delle discoteche da luglio con il green pass. Ma le posizioni, poi, sono diverse nei dettagli: il Silb propone un protocollo di sicurezza – presentato giorni fa al ministero e alle Regioni – con il presidente Maurizio Pasca che accetterebbe anche di ripartire con la mascherina in pista. L'ipotesi sarebbe inaccettabile, invece, per il presidente di Asso Intrattenimento, Luciano Zanchi: "Proponiamo di ripartire da luglio, ma sia chiaro che il nostro lavoro è l'assembramento – ha spiegato – La gente viene in discoteca per socializzare perché sono luoghi atti ad accogliere le persone quindi non è possibile tenere la mascherina in pista, dove si balla e si suda". Sia chiaro, però, che "siamo assolutamente favorevoli all'entrata con green pass e al tracciamento, quindi entrerebbero nei locali solo persone con anticorpi o comunque risultate negative", ma proprio per questo "sarebbe impossibile rendere obbligatorio l'utilizzo della mascherina".

L'unico a non essersi pronunciato chiaramente è il ministro Speranza, che se pure aveva aperto all'ascolto delle proposte, resta ancora cauto sul tema della riapertura delle discoteche. Il pressing, però, arriva da tutti i lati: i suoi sottosegretari, il centrodestra, le associazioni di categoria, le Regioni. Il presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga, ha annunciato: "Come Regioni abbiamo già fatto la proposta di utilizzare il green pass per le discoteche, spero ci sarà un'apertura del ministero della Salute". Insomma, la pressione è tanta e l'ipotesi si fa sempre più chiara: riapertura dal 1 luglio con il green pass all'ingresso. Si potrebbero anche distinguere i vari locali, ha proposto Costa, tra sale dove si balla il liscio e discoteche, ma anche tra locali all'aperto e locali al chiuso.

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