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Prescrizione, maggioranza spaccata. M5s: “Renziani isolati, hanno votato con il centrodestra”

“Noi ieri abbiamo votato per ripristinare la legge dei nostri Governi, cancellando le misure giustizialista e populiste. Mi dispiace solo che il Pd abbia scelto di seguire i grillini anche su questo, andando purtroppo a rimorchio dei Cinque Stelle. Abbiamo fatto un governo insieme per mandare a casa Salvini, non per diventare grillini”: così Matteo Renzi dopo il voto di ieri sulla riforma sulla giustizia, che ha visto Italia Viva allineata con il centrodestra e contro la maggioranza.
A cura di Annalisa Girardi
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"Non abbiamo rotto la maggioranza, abbiamo solo difeso lo stato di diritto. Continueremo a farlo, anche senza il permesso dei populisti: populisti nuovi e populisti vecchi. Abbiamo fatto un governo insieme per mandare a casa Salvini, non per diventare grillini": così Matteo Renzi commenta dopo il voto di ieri in Commissione Giustizia. Il partito dell'ex presidente del Consiglio, Italia Viva, ha infatti votato con Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia a favore della proposta di legge Costa sullo stop alla riforma del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Il resto della maggioranza, Partito democratico, Liberi e Uguali, e Movimento Cinque Stelle hanno invece votato l'emendamento pentastellato per eliminare la proposta Costa.

La maggioranza esce quindi divisa dal voto sulla prescrizione, punto maggiore di scontro della riforma di Bonafede: mentre dem e Cinque Stelle sono rimasti allineati, i renziani hanno votato con l'opposizione, rendendo sempre più evidenti le fratture interne all'esecutivo. "I  titoli di oggi sono fantastici: Renzi spacca la maggioranza. Guardiamo i fatti: c’era una legge sulla prescrizione voluta dal Pd e dal ministro Orlando. Poi sono arrivati i populisti gialli-verdi e con i voti leghisti e grillini hanno cambiato la legge eliminando la prescrizione e rendendo i cittadini imputati a vita. Un obbrobrio giuridico. Noi ieri abbiamo votato per ripristinare la legge dei nostri Governi, cancellando le misure giustizialista e populiste. Mi dispiace solo che il Pd abbia scelto di seguire i grillini anche su questo, andando purtroppo a rimorchio dei Cinque Stelle", ha scritto ancora su Facebook Renzi.

Ieri sera, ospite a Porta a Porta, aveva già affermato: "Un abbraccio di solidarietà ai riformisti del Pd che stanno inseguendo i grillini. Noi siamo rimasti fedeli alla legge Orlando, il Pd insegue il populismo giudiziario del M5S". Per poi aggiungere: "Oggi in commissione abbiamo votato per riportare in vigore la legge del governo Renzi, il ministro era Orlando, il vice segretario del Pd, per dire che non è possibile che ci sia un processo senza fine. La legge Bonafede è un obbrobrio, votata da Salvini e Bonafede quando andavano d’accordo. Noi vogliamo solo il principio di una giustizia giusta. Il Pd ha votato con Bonafede". E Bruno Vespa, nel frattempo, lo definiva il padre di questo secondo governo di Giuseppe Conte, ma anche colui che lo amava meno.

Il ministro Bonafede, da parte sua, ospite a Circo Massimo su Radio Capital, ha risposto alle critiche da parte di Renzi sulla prescrizione sottolineando come Italia viva si stia isolando dalla maggioranza decidendo di votare con la destra e con le opposizioni: "La proposta che voleva abolire la prescrizione non è passata, abbiamo bloccato Fi e il centro destra. Il mio lavoro è dare ai cittadini una riforma che permetta ai cittadini di avere un processo penale con tempi ragionevoli", ha poi aggiunto.

Bonafede ha anche ricordato come nel vertice sulla giustizia della scorsa settimana si fosse arrivati a un compromesso sulla questione, con una proposta che distingueva in sostanza tra condannati e assolti di primo grado: mentre nel caso di condanna si interrompe la prescrizione, se l'imputato viene assolto dovrebbe scattare una sospensione che potrebbe anche arrivare a due anni.  "Sto lavorando proprio per scrivere questa nuova proposta e portarla all'attenzione della maggioranza. Tutte le forze di maggioranza si sono sbloccate a seguito di questa proposta e abbiamo deciso di andare avanti. E ieri Italia Viva si è isolata rispetto a questo sblocco", ha commentato Bonafede. Il Guardasigilli ha poi affermato di vedere, con l'eccezione di Italia Viva, una maggioranza molto compatta e decisa ad andare avanti.

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