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Ponte sullo Stretto, cantieri aperti entro estate 2024: quanto costa l’opera e quando sarà terminata

Il decreto Ponte ha riavviato il cammino per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina. Il costo stimato è di circa 14 miliardi, ma non esistono al momento documenti che attestino le coperture finanziarie per realizzare l’opera.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il decreto per il Ponte sullo Stretto di Messina è stato approvato ieri al Senato in via definitiva: riprende quindi l'iter dell'opera. Il provvedimento definisce l'assetto della società Stretto di Messina Spa e riavvia le attività di programmazione e progettazione: sarà un ponte sospeso a campata unica, lungo 3,3 chilometri, alto 65 metri per consentire il transito di grandi navi, con 6 corsie stradali e 2 binari ferroviari, per una capacità dell'infrastruttura pari a 6.000 veicoli all'ora e 200 treni al giorno.

Il ponte è stato progettato con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di ‘terza generazione' stabile fino ad una velocità del vento di 270 km/h. Per quanto riguarda le opere di collegamento, nel progetto definitivo sono previsti 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari.

Secondo gli annunci del vicepremier l'infrastruttura garantirà, "a lavorazione ultimata", 100.000 posti di lavoro e farà risparmiare ai siciliani 6 miliardi di euro l'anno.

Quando finiranno i lavori per il Ponte sullo Stretto

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto sapere che entro una settimana si riunirà il Cda della società Stretto di Messina. Il vicempremier Salvini, che intanto ha firmato il decreto, ha ribadito che "L'obiettivo è aprire i cantieri entro l'estate del 2024". Il Ponte, per il cui nome il Mit prevede di bandire un concorso di idee, potrebbe essere terminato nel giro di una decina di anni, cioè poco dopo il 2030.

Quanto costa il Ponte sullo Stretto di Messina

Durante la conferenza stampa di ieri, subito dopo il disco verde da parte del Parlamento, Salvini ha confermato che l'infrastruttura che collegherà la Sicilia e la Calabria costerà intorno ai 14 miliardi, come indicato dal Def, ma sono in corso n corso gli studi aggiornati da parte di società "sui flussi di traffico, sui benefici ambientali, sui carichi ferroviari di autotrasporto e degli autoveicoli. Nel piano economico-finanziario che la società dovrà redigere ci saranno gli introiti da pedaggio che saranno sicuramente inferiori rispetto a quello che costa oggi attraversare lo Stretto". Le prossime tappe, secondo quanto annunciato Salvini, prevedono i primi stanziamenti con la legge di bilancio in autunno, risorse che serviranno appunto a mettere la prima pietra tra poco più di un anno.

La Repubblica però fa notare che non sono state indicate ad oggi le coperture finanziarie, per cui per adesso si tratta solo di promesse, che non poggiano su cifre reali: "Non c'è traccia di un finanziamento nel bilancio dello Stato e nemmeno nei fondi gestiti dai ministeri e dalle società di Stato", scrive in un articolo il giornalista Antonio Fraschilla. Praticamente poco più di uno spot.

Eppure in una scheda del Mit, in cui il ministero ha messo in fila tutti i ‘vero o falso' sull'infrastruttura, viene specificato che ad oggi costerebbe di più non farlo che farlo. Il ministero guidato da Salvini spiega infatti che:

La mancata realizzazione del Ponte ha già comportato e potrebbe ulteriormente comportare il pagamento di ingenti penali e indennizzi, dovuti in esito ai conteziosi in essere fra lo Stato e gli aggiudicatari dei contratti di appalto caducati. L’esborso di risorse pubbliche a fronte di un’opera mai realizzatisi sarebbe dunque contrario ai principi di efficienza ed economicità dell’agire pubblico.

A tali costi, peraltro, dovrebbero comunque aggiungersi le spese già sostenute dalla Società concessionaria Stretto di Messina S.p.A., nonché gli oneri gravanti sull’economia nazionale per garantire la continuità territoriale con la Sicilia.
Le risorse statali, regionali ed europee garantiranno, invece, la sostenibilità economica dell’intervento, il cui costo complessivo includerà la sovrastruttura del ponte e le opere di collegamento stradale e ferroviario.

Il nuovo Piano economico-finanziario prevederà, infine, l’ammortamento dell’investimento anche grazie agli introiti derivanti dal pedaggio stradale e ferroviario e al risparmio degli oneri di traghettamento ferroviario.

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