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Crollo ponte Morandi a Genova

Ponte Morandi, Draghi: “Stato ha tradito la fiducia dei cittadini, non accadrà più”

Per il terzo anniversario del crollo del Ponte Morandi il presidente del Consiglio Draghi ha scritto un messaggio, esprimendo vicinanza ai familiari delle 43 vittime: “A Genova, lo Stato ha tradito la fiducia che i cittadini ripongono nei confronti delle istituzioni. Con il Ponte Morandi sono crollate le fondamenta del vivere civile, che è alla base della nostra comunità.
A cura di Annalisa Cangemi
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A tre anni dalla tragedia del Ponte Morandi Genova si stringe ai familiari delle vittime, che hanno perso la vita con il crollo dell'infrastruttura. Il 14 agosto del 2018 morirono 43 persone, 619 furono gli sfollati. Il crollo causò anche l'abbattimento di quattro edifici civili.

"Voglio esprimere la più sentita vicinanza del Governo e mia ai familiari delle 43 vittime, a tutti i feriti, e a chi ancora oggi soffre le conseguenze di quel trauma", ha scritto il presidente del Consiglio Mario Draghi in un messaggio in occasione dell'anniversario del crollo del ponte. "Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria, che farà il suo corso. Sono anche consapevole che qualsiasi messaggio non può riportare in vita i vostri cari né cancellare il vostro dolore e quello di tutta la città. Voglio però riaffermare l'impegno del Governo affinché non si verifichino mai più eventi così tragici e dolorosi. A Genova, lo Stato ha tradito la fiducia che i cittadini ripongono nei confronti delle istituzioni. Con il Ponte Morandi sono crollate le fondamenta del vivere civile, che è alla base della nostra comunità".

"La realizzazione del Viadotto San Giorgio è un primo passo verso il ripristino di questo legame. Dobbiamo progettare con lungimiranza, costruire con rapidità e attenzione, manutenere con cura. Per questo, voglio ringraziare il Sindaco di Genova, Marco Bucci, il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il Senatore a vita Renzo Piano e tutti coloro che sono stati coinvolti in quest'opera", ha aggiunto il premier.

Le celebrazioni del terzo anniversario della tragedia sono iniziate questa mattina con la messa nella basilica della Certosa. In chiesa erano presenti i ministri della Giustizia e delle Infrastrutture Marta Cartabia e Enrico Giovannini, con il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Giovanni Toti, familiari delle vittime, cittadini comuni.
lAlle 11:36, momento del crollo del viadotto, è stato osservato un minuto di silenzio e contemporaneamente sulla passerella che da ieri sera porta il nome '14 agosto 2018, in memoria delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi', cittadini comuni e sfollati hanno lanciato nel torrente Polcevera 43 rose bianche, accompagnati dai rintocchi di una campana tibetana, come avviene il 14 di ogni mese.
Per il crollo del Ponte Morandi la procura di Genova ha rinviato a giudizio 59 persone, tra le quali gli ex vertici di Aspi e della ex controllata Spea incaricata delle manutenzioni, e le stesse società. Le accuse, a vario titolo, sono di crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, falso, omissione d'atti d'ufficio e rimozione dolosa di dispositivi per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

La ministra Cartabia, al termine della cerimonia di commemorazione, ha incontrato i parenti delle vittime. "Ho voluto incontrare i familiari delle vittime – ha spiegato la ministra – anche perché volevo approfondire le ragioni delle loro preoccupazioni riguardo i tempi della giustizia. Ho spiegato loro le ragioni per cui non c'è da temere che processi come quello del Ponte Morandi e altri possano svanire. L'obiettivo della riforma è portare ad una giustizia in tempi brevi, non vanificare i processi".

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