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Pnrr, il ministro Zangrillo pensa a dei premi per chi riesce a raggiungere in tempo gli obiettivi

Un meccanismo di premialità per incentivare gli addetti ai lavori del Pnrr a portare a termine gli obiettivi nei tempi previsti: è ciò su cui sta ragionando il ministro della Pa, Paolo Zangrillo.
A cura di Annalisa Girardi
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Per la gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza il governo starebbe ragionando sulla possibilità di introdurre un meccanismo di premialità per incentivare gli addetti ai lavori a portare a termine gli obiettivi nei tempi previsti. "Non solo premi una tantum ma soprattutto percorsi qualificanti che sappiano misurare le performance e premiare i risultati", ha spiegato il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, in un'intervista al Messaggero.

Per poi aggiungere: "Credo fortemente che per raggiungere gli obiettivi attesi alla classe dirigente spetti non solo la responsabilità di garantire un sistema di competenze adeguato, ma soprattutto la capacità di gestire risorse finanziarie e capitale umano promuovendone lo sviluppo continuo".

Parlando del Recovery Plan come di "un'opportunità irripetibile, un treno che passa una volta sola", Zangrillo ha sottolineato la necessità di "un'amministrazione statale veloce, efficiente e più agile per realizzare non solo gli obiettivi del Pnrr ma di tutti i piani strategici su cui poggia lo sviluppo del Paese" e ha detto che il governo prenderà "tutte le decisioni necessarie per accorciare i tempi di realizzazione delle opere".

Lunedì la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incontrerà a Bruxelles la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ed è probabile che si parli anche dell'andamento del Pnrr. Il governo, infatti, sembrerebbe intenzionato ad approvare un decreto entro gennaio per accelerare gli iter autorizzativi dell'avvio dei cantieri e rivedere il meccanismo di governance del piano. Ma non solo: come già annunciato il campagna elettorale, l'esecutivo vorrebbe anche procedere con alcune modifiche al Piano, per aggiornarlo rispetto alle sfide attuali.

Su tutti questi punti, però, serve il confronto e il benestare di Bruxelles. È possibile che già all'incontro di lunedì, a cui sarà presente anche il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, si intavolino tutti questi argomenti.

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