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Perché non verrà cancellato l’isolamento per i positivi al Covid

L’isolamento per i positivi (che è già stato revocato ad esempio nel Regno Unito) rimane la prima misura di contrasto al contagio. Al ministero, però, non sono tutti d’accordo sulla necessità di mantenerlo e c’è chi ritiene che un positivo asintomatico, rigorosamente munito di mascherina, possa uscire di casa.
A cura di Annalisa Girardi
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Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, torna a insistere sulla necessità di ragionare in merito all‘isolamento per i positivi al coronavirus. Una misura che è già stata abbandonata per esempio nel Regno Unito, ma che rimane invece un caposaldo del contrasto al contagio nel resto d'Europa. "Il governo per ora non ha intenzione di rimuovere la regola, io sostengo – con i tempi giusti – che un positivo asintomatico possa uscire utilizzando la mascherina", ha detto ai microfoni di Radio24. "Confido sia un tema sul quale nelle prossime settimana si possa riflettere, per non fermare il Paese. Ne ho parlato con il ministro, abbiamo posizioni diverse", aggiunge. Ma, come del resto sottolineato dallo stesso Costa, non tutti al ministero sono d'accordo con questa linea.

Sicuramente non lo è il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha ribadito pochi giorni fa come l'isolamento per i positivi non sia in discussione. "Chi è contagiato deve stare a casa. Oggi in isolamento ci sono 650 mila persone, non è immaginabile dire loro che possono andare in giro". Nel frattempo continua a rialzarsi la curva dei contagi Covid nel nostro Paese e non mancano le preoccupazioni per il futuro. Speranza ha assicurato che per ora nuove misure restrittive non siano all'ordine del giorno. Ma, ha sottolineato, non si sta parlando di revocarne una tanto importante come l'isolamento per i positivi, fondamentale per la prevenzione del contagio.

Intanto, dopo la proroga dell'obbligo di mascherina sui mezzi di trasporto fino a settembre (era già stato ratificato fino a fine anno per quanto riguarda ospedali e Rsa), si avvicina la scadenza dei protocolli sul lavoro. Dal 30 giugno in poi, potrebbe non essere più obbligatoria la mascherina sul luogo di lavoro (per quanto riguarda il settore privato): una decisione però deve ancora essere presa e non è detto che la misura venga abbandonata. L'incontro con i sindacati è previsto in settimana e si discuterà di come affrontare questa nuova fase della pandemia, dove quasi tutte le restrizioni anti contagio sono praticamente decadute, per quanto riguarda le regole sul lavoro.

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