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Covid 19

Perché nessuna Regione è vicina a essere zona bianca

La mappa dell’Italia è tornata ad essere divisa in tre diversi colori a seconda del rischio legato all’emergenza coronavirus. Ma in realtà, secondo quanto stabilito dall’ultimo decreto del governo, le zone non sono più tre (gialla, arancione e rossa), ma quattro: è infatti stata aggiunta anche la zona bianca. Si dovranno registrare per tre settimane consecutive meno di 50 casi ogni 100 mila abitanti per entrarci, ma i numeri degli ultimi bollettini ci dicono che nessuna Regione al momento rientra in questi parametri.
A cura di Annalisa Girardi
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Con gli ultimi provvedimenti legislativi approvati dal governo per contrastare l'emergenza coronavirus nel nostro Paese sono stati modificati i parametri con cui in un territorio scattano misure restrittive. In altre parole, diventa più semplice per una Regione entrare in zona rossa o arancione e quindi applicare restrizioni e chiusure più severe per frenare il contagio. Allo stesso tempo però, il governo ha introdotto anche una quarta zona, la zona bianca: si tratta di una zona in cui la circolazione del Sars-Cov-2 è limitata e sotto controllo e, quindi, in cui possono riaprire diverse attività come bar, ristoranti, negozi, musei, cinema, teatri, ma anche scuole, piscine e palestre.

Nella zona bianca, di fatto, si ritornerebbe a una vita quasi normali. Ma, come ha detto anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, presentando il nuovo decreto in Parlamento, al momento nessuna Regione può entrare in zona bianca. E i dati sull'emergenza ci dicono che per tutti i territori ci vorrà ancora diverso tempo prima di poter allentare a tal punto le misure anti-contagio.

Per entrare in zona bianca, infatti, bisogna registrare solo 50 contagi ogni 100 mila abitanti e mantenere numeri di questo tipo per tre settimane consecutive. Al momento però i numeri dell'emergenza Covid sono ben altri: la media nazionale, calcolata negli ultimi 14 giorni dalla cabina di regia, è di 369 casi ogni 100 mila abitanti e si va dagli 856 del Veneto ai 167 della Toscana.

Per entrare in zona bianca serve, come accade adesso per le zone gialle, arancioni o rosse, un'ordinanza del ministro della Salute che attesta che una Regione o provincia autonoma si collochi in uno scenario di tipo 1 con un livello di rischio basso e che registri un'incidenza settimanale di contagi inferiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti per tre settimane consecutive. Ma, come abbiamo detto, al momento ogni Regione italiana è lontana da numeri di questo tipo: la Toscana, la Regione con l'incidenza più bassa, registra 167 casi ogni 100 mila abitanti, oltre tre volte tanto quanto richiesto per entrare in zona bianca. Ieri in Italia si sono contati 12.415 nuovi casi di coronavirus. La Regione che ha registrato il numero più alto di nuovi positivi è la Lombardia, con 1.603 nuovi contagi. Quella che ne ha registrati meno la Valla d'Aosta, con 18 casi. Numeri ancora distanti da quelli richiesti per rientrare nella zona bianca: accadrà solo in un futuro non troppo vicino.

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