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Per Salvini Durigon “ha dimostrato amore per l’Italia”: “Dimissioni? Solite polemiche della sinistra”

Matteo Salvini a Pinzolo è intervenuto nuovamente sulle dimissioni da sottosegretario di Claudio Durigon: “Fascismo e comunismo non ritornano: io sono più preoccupato per gli sbarchi, di chi vuole tornare alla legge Fornero o di chi vuole la tassa patrimoniale o di successione”, ha detto ringraziando il collega di partito.
A cura di Susanna Picone
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Matteo Salvini torna a commentare le dimissioni di Claudio Durigon, il sottosegretario del governo Draghi al centro dell'inchiesta Follow the Money di Fanpage.it che lascia dopo le polemiche per le sue frasi su Mussolini a Latina. "Solite polemiche della sinistra, ringrazio Claudio che ha messo a disposizione il suo incarico e la sua professionalità per evitare un altro mese di polemiche sul passato, noi pensiamo al futuro”, ha detto il segretario della Lega a Pinzolo alla festa del Carroccio. Per Salvini, Durigon “ha dimostrato amore per l’Italia”. "Fascismo e comunismo non tornano, io sono più preoccupato degli sbarchi, di chi vuole tornare alla legge Fornero, di chi vuole la tassa patrimoniale o la tassa di successione. Quindi ringrazio Claudio che ha dato dimostrazione di amore per l'Italia e la Lega che altri di altri partiti non danno”, ha detto Salvini secondo cui Durigon sarebbe stato attaccato “perché è della Lega e perché è il papà di quota 100. Qualcuno in giro vuole far tornare la legge Fornero". “Lo ringrazio perché in politica è difficile trovare una persona che si dimette. Noi andremo avanti con persone altrettanto valide”, ha detto ancora il leader del Carroccio.

Ha commentato le dimissioni di Claudio Durigon anche il segretario del Pd Enrico Letta. "Durigon ha fatto bene a dimettersi. Una soluzione che doveva arrivare già prima”, ha detto Letta parlando con i giornalisti a margine di una iniziativa elettorale a Monteriggioni (Siena). "È la cosa migliore che doveva avvenire – ha aggiunto – si è perso troppo tempo. Era chiaro che c'era una incompatibilità di fondo che ora è arrivata alla conclusione. Esistono dei valori che sono insostituibili: sono quelli della Costituzione. L'antifascismo ne è il valore fondante. In particolare chi rappresenta le istituzioni non può essere in contrasto con questi valori".

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