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Per il ministro Brunetta siamo alla vigilia di un nuovo “boom economico”

Secondo il ministro Renato Brunetta siamo alla soglia di un nuovo boom economico: “Il rimbalzo, come tasso di crescita del Pil, sarà più vicino al 5 che al 4% previsto. E forse persino qualcosa più del 5%. Il nostro compito, come governo ma vorrei dire come Paese, è allora quello di non sprecare questa occasione unica e irripetibile, accompagnandola con le riforme”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo Renato Brunetta siamo alla vigilia di un nuovo boom economico, come quello degli anni Sessanta. Il ministro della Pubblica amministrazione lo ha detto in un'intervista a ‘La Repubblica'. "Ho la sensazione, anzi è più che una sensazione, che siamo alla vigilia di un nuovo boom economico – ha spiegato – Il rimbalzo, come tasso di crescita del Pil, sarà più vicino al 5 che al 4% previsto. E forse persino qualcosa più del 5%. Il nostro compito, come governo ma vorrei dire come Paese, è allora quello di non sprecare questa occasione unica e irripetibile, accompagnandola con le riforme".

Il boom, spiega Brunetta, arriverà per il "clima che si sta creando. Il Pnrr ancora non c'è, i primi 25 miliardi dovrebbero arrivare tra agosto e settembre, ma ci sono già stati il Next Generation Ue, il momento Hamilton dell'Europa, con la decisione storica di fare debito comune, e ovviamente l'effetto Draghi, con un governo di unità nazionale guidato dalla personalità più credibile che l'Italia potesse mettere in campo. Tutto questo, insieme al successo del piano vaccinale del generale Figliuolo, sta producendo un clima molto, molto positivo".

Il Pnrr del nuovo governo, inoltre, secondo Brunetta si differenzia in modo sostanziale da quello dell'esecutivo guidato da Giuseppe Conte: "Chi ci ha preceduto aveva previsto un piano con circa 200 miliardi di solo finanziamento europeo da spendere e una sola pagina di riforme. Noi abbiamo portato quei miliardi a 235, aggiungendovi più di 30 miliardi di risorse nazionali, ma le pagine di riforme sono quaranta".

A proposito del decreto semplificazioni ha detto: "È un trittico di interventi: governance del Pnrr, semplificazioni e reclutamento della nuova Pa con concorsi veloci, digitali e trasparenti con al centro il merito". Brunetta ha sottolineato che il governo ha "previsto il silenzio assenso generalizzato e i poteri sostitutivi. Se qualcuno non fa quello che ci si aspetta interviene il governo al posto del dirigente inerte. È una rivoluzione gentile, ma ferma". Nel decreto "che approviamo la prossima settimana prevediamo un ‘Piano unico' che consentirà anche di monitorare in maniera più efficace la performance dei funzionari, con inevitabili sanzioni. Ma la cosa importante è questa: una volta che la decisione è stata presa, non può essere più fermata". 

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