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Pensioni, la Lega non rinuncia a Quota 41: “Rimane obiettivo di legislatura”

“Con questa finanziaria siamo entrati nel meccanismo di quota 41 con 62 anni di età. L’obiettivo è estendere quota 41 il più possibile”, dice il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.
A cura di Annalisa Girardi
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La Lega non ha intenzione di rinunciare a Quota 41. E mette in chiaro che la strada ormai sia tracciata e che la riforma per permettere di andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica, rimanga un obiettivo di questa legislatura. "Con questa finanziaria siamo entrati nel meccanismo di quota 41 con 62 anni di età. L'obiettivo è estendere quota 41 il più possibile, ma questa sarà una facoltà e non un obbligo per i lavoratori", ha detto il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.

Per l'esponente del Carroccio "ci sono dei lavori usuranti che non permettono di continuare a lavorare e su questo dobbiamo capire come renderlo sostenibile". E ancora: "La riforma verrà fatta in questa legislatura ma ne teniamo conto già in questa finanziaria".

Il riferimento è a Quota 103, che permette di andare in pensione una volta accumulati 41 anni di contributi, ma solo a partire dai 62 anni di età. Durigon ha parlato di dare "un futuro diverso" a chi è oggi nel mondo del lavoro, soprattutto ai giovani che vi "entrano tardi" e che "offrono sia per un innalzamento dell'età pensionabile sia per un sistema contributivo, che però è necessario per la sostenibilità".

Ad ogni modo, per ora Quota 41 rimane un obiettivo. Infatti, come emerso anche dal Documento di economia e finanza, al momento lo stato di salute delle finanze pubbliche permette pochissimo margine di movimento, soprattutto per riforme dispendiose come sarebbe Quota 41. È quindi probabile che alla fine di quest'anno il governo decida di rifinanziare per un altro anno Quota 103.

Del resto la stessa ministra del Lavoro ha più volte messo in chiaro che gli interventi sul sistema pensionistico saranno sempre "contemperati con le disponibilità di bilancio". Marina Calderone ha comunque aperto alla possibilità di instaurare un tavolo subito dopo l'estate sulla riforma.

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