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Ius Scholae

Orfini: “Per la destra da 15 anni non è il momento di parlare di ius scholae, ma è tema reale e urgente”

“Di riforma della cittadinanza si parla da quindici anni, è curioso che in tutto questo tempo per la destra non ci sia mai stato un momento buono per discutere della legge. È tema urgente per tutti quei bambini e ragazzi che sono cresciuti qui alla pari dei nostri figli”: così Matteo Orfini, in un’intervista con Fanpage.it.
A cura di Annalisa Girardi
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Per Matteo Orfini il centrodestra cerca solo scuse per non discutere dello ius scholae. "Noi abbiamo fatto uno sforzo per arrivare a una proposta di legge che potesse essere condivisa in questa legislatura", afferma in un'intervista con Fanpage.it, ricordando la bocciatura di quella sullo ius soli in Senato nel 2017, "e la destra ha comunque fatto ostruzionismo con emendamenti come quello sulle sagre o sui cibi tipici italiani". Il deputato del Partito democratico sottolinea come il fronte progressista abbia anche approvato alcune delle modifiche, "quelle un po' più serie", che arrivavano ad esempio dalla Lega: tuttavia il Carroccio (assieme a Fratelli d'Italia), prosegue Orfini, sta facendo comunque tutto il possibile per sabotare la discussione in Aula.

Ed è così da ormai molti anni. Per il centrodestra non è mai un tema prioritario, nonostante riguardi quasi un milione di bambini e ragazzi: "Di riforma della cittadinanza si parla da quindici anni, è curioso che in tutto questo tempo per la destra non ci sia mai stato un momento buono per discutere della legge", rimarca Orfini. Per poi ribadire invece sia un tema tanto concreto quanto urgente. E come i democratici siano sempre rimasti aperti alla discussione, anche nonostante alcune pericolose teorie (come quelle sull'etnia) che sono state avanzate in questi mesi. "Sostengono delle premesse, sul fatto che la cittadinanza vada guadagnata, che secondo me sono sbagliate. L'obiettivo è semplicemente quello di dare la cittadinanza a bambini e ragazzi che sono cresciuti qui alla pari dei nostri figli", afferma ancora Orfini.

Il deputato non crede alle minacce della Lega sulla tenuta del governo. Matteo Salvini aveva accusato il centrosinistra di mettere in difficoltà il governo "insistendo su cittadinanza agli immigrati e cannabis anziché occuparsi di lavoro, tasse e stipendi", considerati dal leader del Carroccio i veri temi che interessano al Paese. "Al di là che tutti i temi sono reali e che in Parlamento discutiamo ogni giorno di moltissime cose", premette Orfini, "figuriamoci se il governo cade per una proposta di legge di iniziativa popolare". E aggiunge: "I toni si sono alzati e la Lega ha minacciato la crisi di governo perché non vuole fare i conti con i risultati delle amministrative e i problemi interni al centrodestra. E perché non vuole arrivare al voto".

Per poi concludere che, nonostante questa proposta non sia ideale nemmeno per il Pd, che aveva sostenuto cinque anni fa quella sullo ius soli, sarebbe comunque un risultato importante approvarla. E iniziare così a dare risposte a bambini e ragazzi che sono di fatto italiani, ma sulla carta rimangono stranieri.

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