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Open arms, cosa sappiamo del sommergibile della Marina e come può cambiare il processo a Salvini

Al processo Open arms a carico dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, spunta il video di un sommergibile della marina che avrebbe registrato il primo salvataggio della Ong. La difesa parla di “condotte anomale”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Nell'aula bunker dell'Ucciardone, a Palermo, spunta un sommergibile della Marina. All'improvviso. A evocarlo è l'avvocata Bongiorno – ex ministra del governo Conte uno e senatrice della Lega – incaricata di difendere Matteo Salvini nel processo Open Arms. C'è una buona parte di quella squadra di ministri, in effetti, in aula: Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, titolari di Trasporti e Difesa, a fare da testimone, con il leader della Lega a processo. Bongiorno svela, durante l'udienza, che un sommergibile della Marina Militare, il Venuti, avrebbe registrato un video della prima operazione di salvataggio della nave umanitaria, risalente al primo agosto 2019.

I documenti facevano già parte del fascicolo dei pm, ma non erano stati inseriti in quello del dibattimento. "Sta emergendo un dato preoccupante. Esistono degli atti dai quali sembrerebbe che una serie di elementi portano a ipotizzare che in qualche modo ci furono delle condotte anomale da parte dalle Ong o quanto meno ci sono dei sospetti che sono assolutamente già documentati in una informativa – ha detto l'avvocata – Quando ci sono dei sospetti di anomalie devono entrare nel fascicolo in modo tale che i vari giudici possano farsi il proprio convincimento".

"Nulla di tutto questo è stato mai depositato, questo significa che nella valutazione dei due protagonisti, da una parte ministero dell'Interno dall'altra le Ong, è sempre mancata la valutazione di queste violazioni da parte delle Ong che sono contenute in una informativa che si sa che esiste ma che ancora non appare agli atti. Quindi una informativa fantasma che noi vogliamo vedere", ha insistito Bongiorno.

Della presunta informativa fantasma ha parlato anche Matteo Salvini: "Sarebbe gravissimo se qualcuno avesse nascosto, omesso o dimenticato documenti rilevanti da parte di organi dello Stato. Cioè se ci sono pezzi di Stato che dimenticano o nascondono interventi di altri pezzi di Stato per danneggiare oggi Salvini domani chissà vuol dire che c'è qualcosa che non funziona".

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