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Obbligo vaccinale: chi dovrà vaccinarsi per forza e cosa succede se non lo fa

L’obbligo vaccinale per medici e personale delle Rsa verrà sicuramente inserito nel nuovo provvedimento del governo: per queste categorie anche la terza dose sarà obbligatoria.
A cura di Annalisa Cangemi
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La stretta anti Covid prevista dal governo, che arriverà probabilmente con il Cdm di questo giovedì, include l'obbligo di terza dose per medici, infermieri, psicologi e personale delle Rsa, categorie per le quali l'obbligo vaccinale è stato già introdotto per il primo ciclo. Al momento per la dose booster non è ancora scattata la vaccinazione obbligatoria, che non è quindi richiesta per poter lavorare in ospedale o in clinica. Anche se queste categorie hanno già la possibilità di ricevere il richiamo.

Nel provvedimento che l'esecutivo sta mettendo a punto ci sarà certamente questa misura, che andrà ad aggiungersi alla novità introdotta ieri, ovvero la riduzione dell'intervallo di tempo che separa la seconda dalla terza dose: a partire da domani bisogna calcolare 5 mesi dalla seconda dose per poter ricevere la terza inoculazione di vaccino anti Covid.

Oltre al potenziamento del Green pass – che verrà rilasciato solo ai vaccinati o ai guariti dal Covid, che saranno gli unici a poter entrare in bar, ristoranti, cinema o teatri – nelle intenzioni del governo c'è l'introduzione dell'obbligo vaccinale anche per altre categorie. La questione è stata anticipata nei giorni scorsi, sia dalla consulente del ministro Speranza, Sandra Zampa, sia dal coordinatore del Cts Franco Locatelli: l'unico modo per proteggere i più fragili e arginare la circolazione del virus è quello di introdurre un obbligo vaccinale per chi è a contatto con il pubblico.

Sarà per questo fondamentale partire proprio dai quei luoghi dove si stanno moltiplicando i casi, e cioè dal mondo della scuola. Nelle strutture scolastiche, dove dai primi di novembre è entrato in vigore il nuovo protocollo quarantene, per poter scongiurare il ritorno alla Dad, stanno aumentando i casi. Tra i ragazzi che hanno meno di 12 anni i contagi sono in risalita, anche perché quella fascia d'età non può ancora essere protetta dal vaccino. Quindi insegnanti e personale scolastico dovrebbero essere inclusi nella platea dell'obbligo vaccinale. Discorso analogo vale per le forze dell'ordine: da dicembre chi è a contatto con il pubblico sarà costretto a immunizzarsi, per poter svolgere le sue mansioni a contatto con il pubblico. Chi fa parte di questi settori in sostanza non potrà più limitarsi a fare il tampone, molecolare o antigenico. A meno che non ottenga un'esenzione da parte del suo medico di base.

In generale l'obbligo vaccinale per il mondo del lavoro non è più un tabù: ne è convinta Confindustria e da mesi lo chiede anche la Cgil. Spingono per questa soluzione anche Pd, Forza Italia e Coraggio Italia. L'obbligo potrebbe scattare anche per i cassieri dei supermercati e per i front desk degli uffici pubblici.

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