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Migranti, Riccardo Magi presenta una proposta di legge per modificare la Bossi-Fini

Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, ha presentato una proposta di legge per modificare la legge Bossi-Fini, che regola immigrazione e accoglienza. Sarà esaminata giovedì prossimo in commissione alla Camera, insieme a quella della Lega che vuole invece ripristinare i decreti sicurezza.
A cura di Annalisa Girardi
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In commissione Affari costituzionali giovedì 9 marzo verranno esaminate due proposte di legge per quanto riguarda i flussi migratori e l'accoglienza. Una è quella della Lega, che punta a ripristinare i decreti Sicurezza. Un'altra va nel senso opposto: è quella presentata da Riccardo Magi, segretario di Più Europa, e vuole modificare la legge Bossi-Fini per prevedere degli ingressi legali in Italia per i migranti che cercano lavoro.

Il regolamento della Camera prevede l'esame congiunto di proposte di legge che toccano la stessa materia, anche se con proposte completamente diverse: per questa ragione Magi è riuscito ad ottenere che tra pochi giorni si esamini anche la sua proposta.

Quella di Magi è una proposta di legge presentata nell'immediato inizio della legislatura e rilancia un progetto della campagna Ero Straniero. Tra le principali novità, nel testo si sottolineano:

  • l’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione attraverso l’attività d’intermediazione tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri non comunitari;
  • la reintroduzione del sistema dello sponsor già collaudato con la legge Turco-Napolitano;
  • la regolarizzazione su base individuale degli stranieri che si trovino in situazione di soggiorno irregolare allorché sia dimostrabile l’esistenza in Italia della disponibilità di un’attività lavorativa o di comprovati legami familiari o l’assenza di legami concreti con il Paese di origine, sul modello della Spagna e della Germania;
  • un sistema d’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati che sia diffuso su tutto il territorio con piccoli numeri e che punti a rafforzare il legame tra territorio, accoglienza e inclusione; nuove misure di inclusione attraverso il lavoro di richiedenti asilo e rifugiati;
  • l’introduzione di nuovi standard per riconoscere le qualifiche professionali dei cittadini stranieri;
  • l’elettorato attivo e passivo per le elezioni amministrative a favore degli stranieri titolari del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo;
  • l’abolizione del reato di clandestinità.

Sono tutte proposte che andrebbero a rivedere la legge Bossi-Fini del 2002, che lega invece il permesso di soggiorno a un lavoro effettivo, inasprisce le pene per i trafficanti e l'immigrazione clandestina (per cui prevede anche l'utilizzo delle navi della Marina militare) e applica le espulsioni con accompagnamento alla frontiera.

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