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Elezioni politiche 2022

Meloni risponde a Conte: “Senza il Reddito di cittadinanza non ci sarà alcuna rivoluzione sociale”

Giorgia Meloni risponde agli attacchi di Giuseppe Conte, spiegando che senza il Reddito di cittadinanza “non ci sarà in Italia nessuna rivolta e nessuna rivoluzione”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora il Reddito di cittadinanza, misura pentastellata, al centro del dibattito elettorale per il 25 settembre. La presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni replica al leader M5s Giuseppe Conte, che l'aveva incalzata oggi proprio sull'assegno di sostegno ai più deboli. "Quando Fratelli d'Italia dovesse realizzare il suo progetto che è quello di dare e di fare assistenza come giusto che sia, verso chi non può lavorare ma di immaginare per chi è in condizione di lavorare non di essere trattato come qualcuno che non è in condizione di lavorare ma di avere un posto di lavoro, non ci sarà in Italia nessuna rivolta e nessuna rivoluzione di cui sento parlare ogni giorno", ha detto Meloni a margine del proprio intervento elettorale a L'Aquila rispondendo a chi tra i cronisti ha chiesto un commento sul reddito di cittadinanza. Conte aveva criticato il suo progetto di eliminare il sussidio: "Meloni togliendo il Reddito di cittadinanza vuole la guerra civile", aveva detto il presidente M5s.

"Possono fare tutti gli allarmismi che vogliono – ha aggiunto Meloni – ma qui la verità è che devono fare così perché non hanno altro da dire, perché se potessero spiegare quali sono i loro programmi o dare conto di quello fatto negli ultimi anni probabilmente parlerebbero di loro stessi. Confido nella serietà delle nostre proposte nella serietà degli italiani che troveranno nelle proposte di Fratelli D'Italia un futuro decisamente più dignitoso di quello che gli ha garantito la sinistra". 

Ma come si creano posti di lavoro? "Il lavoro si può generare e trovare con politiche intelligenti. Il salario minimo non credo che risolva molto. La gente ha salari inadeguati perché la tassazione sul lavoro è al 46,65 per cento", ha detto ancora la leader Fdi, sottolineando che "bisogna abbattere il cuneo fiscale per favorire il lavoro".

La ricetta di Meloni sull'immigrazione

"Tu rischi di non poter dare protezione a chi ne ha diritto perché sono troppi", ha detto ancora Meloni all'Aquila, dov'è candidata all'uninominale alla Camera, riferendosi ai migranti. "L'immigrazione illegale di massa è uno strumento per costruire al ribasso i diritti dei lavoratori – ha aggiunto Meloni, facendo riferimento soprattutto a migranti che svolgono lavori che gli italiani non vogliono più fare – Le partenze si bloccano, gli scafisti non prendono più una lira e l'immigrazione deve essere gestita in un'altra maniera dando la precedenza a chi entra legalmente e non come è accaduto in questi anni". 

"A casa mia non faccio fare la selezione di ingresso dagli scafisti, si aprono in Africa gli hot-spot e si distribuiscono i migranti in Europa. Prima regola ‘se entri a casa mia rispetti le regole'", ha affermato, senza citare esplicitamente il ‘blocco navale', contenuto nel programma del centrodestra

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