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Meloni non è d’accordo con l’UE sui tagli ai fondi Ungheria. Ma Orban non lo sa e dà ragione all’UE

Giorgia Meloni: “Non non sono d’accordo con ciò che l’UE sta facendo con l’Ungheria”. Intanto da Budapest il governo Orban ammetteva “Necessario un pacchetto di leggi con l’istituzione di un’autorità indipendente anti-corruzione, una riforma degli appalti e altre misure in chiave della lotta alla corruzione”.
A cura di Davide Falcioni
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"Non non sono d’accordo con ciò che l'UE sta facendo con l’Ungheria. Noi siamo in mezzo a una guerra, fatta contro l’occidente, noi non abbiamo interesse a spaccare l’Europa ma a compattare l’Europa contro gli avversari. All’Onu l’Ungheria non ha votato con la Russia ma con l’Europa. La Polonia è in prima fila nello scontro con la Russia e si sta accollando i Profughi dell’Ucraina e l’Ue fa iniziative e polemiche con al Polonia".

A dirlo, intervistata da Lucia Annunziata a Mezz’ora in più, su Rai tre, la leader di Fratelli D'Italia, Giorgia Meloni: parole pronunciate proprio mentre il governo ungherese di Viktor Orban ammetteva implicitamente di aver commesso degli errori dichiarando di voler chiudere entro novembre la vertenza politica con l'UE che rischia di costarle un taglio ai fondi europei pari a 7,5 miliardi di euro. Mentre Meloni si schierava con l'Ungheria e contro Bruxelles, infatti, proprio la stessa Ungheria affermava di voler fare alcune "concessioni", un pacchetto di leggi "concordato" che comprendesse l'istituzione di un'autorità indipendente anti-corruzione, una riforma degli appalti e altre misure in chiave della lotta alla corruzione.

Meloni: "Problemi di sovranità tra ordinamento nazionale ed europeo"

La leader di Fratelli D'Italia ha quindi trattato il tema del rapporto tra decisioni nazionali e sovranazionali: "Gli organismi europei decisionali sono organismi di governo, noi diciamo che la sovranità appartiene al popolo e si manifesta nelle scelte parlamentari. È un dibattito che dobbiamo porre con garbo e questo non significa uscire dall’UE ma dare dei correttivi o stabilire che riconosciamo l’articolo 11 della Costituzione. È un tema di organizzare meglio la difesa dell’interesse nazionale in una dinamica europea".

Quell'articolo della Carta, infatti, afferma non solo che "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", ma anche che il Paese "consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni", promuovendo e favorendo "le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".

Meloni: "Non voglio toccare la Legge 194"

Meloni ha parlato anche del diritto all'aborto e della Legge 194: "Non ho mai detto che voglio toccare la prima parte della legge 194. Quando penso una cosa la dico: non ho mai detto di voler modificare la legge 194, ma solo di volerla applicare". "Davanti ai tanti diritti, vorrei aggiungerne uno: alle donne che si trovano nelle condizioni di dover abortire perché, magari per condizione economica, non hanno alternativa, darei quelle alternative". Secondo la leader del centrodestra italiani nel nostro Paese "non mi risulta sia mai accaduto che una donna che voglia interrompere la gravidanza non abbia potuto farlo. Qualcuna ha avuto difficoltà? Ma c'è anche la coscienza delle persone, dobbiamo tenere conto anche di quelle, della coscienza di chi non se la sente".

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