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Matteo Salvini attacca ancora: “Conte, Renzi e Di Maio mi fanno pena”

Dopo le bordate da piazza San Giovanni a Roma, torna all’attacco il leader della Lega ed ex ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Mi fanno pena, sono al governo insieme e si insultano ogni giorno. Alle elezioni regionali in Umbria avranno la prima lezione di democrazia da parte del popolo italiano”.
A cura di Redazione
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Non accenna a placarsi lo scontro tra Matteo Salvini e i leader della maggioranza, Matteo Renzi e Giuseppe Conte in particolare. Dopo le frecciate dal palco della manifestazione di piazza San Giovanni a Roma, cui hanno risposto in modo molto duro sia Matteo Renzi che Giuseppe Conte, il leader della Lega torna all'attacco e alza nuovamente i toni della polemica politica. In una nota, nel pieno dell'ennesima giornata di campagna elettorale in vista delle Elezioni Regionali in Umbria, l'ex ministro dell'Interno promette una "lezione di democrazia" alla maggioranza e spiega: "Fanno il governo insieme e si insultano ogni giorno: Conte, Di Maio e Renzi mi fanno pena, domenica in Umbria avranno una lezione di democrazia dal popolo italiano".

Poi l'affondo nei confronti del leader di Italia Viva, che lo aveva definito ‘Don Abbondio' imputandogli di non aver parlato della condanna in primo grado dei suoi genitori durante il confronto televisivo da Vespa, ma solo dal palco della manifestazione di Roma: "Alla Leopolda è andato in scena il festival della poltrona". Parole che seguono il lungo attacco formulato nel corso della kermesse romana, durante la quale più volte Salvini aveva chiamato in causa l'ex Presidente del Consiglio, addossandogli responsabilità tanto sullo stato dei conti pubblici italiani quanto su quella che, a suo dire, è l'emergenza immigrazione nel Mediterraneo.

Sempre sugli sbarchi si era consumato lo scontro con Giuseppe Conte, il quale ha rispedito al mittente in modo durissimo l'accusa di avere "le mani sporche di sangue" e di aver favorito in modo indiretto la ripresa delle partenze dalla Libia e l'aumento del numero di morti nella rotta del Mediterraneo centrale.

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