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Matteo Renzi annuncia la federazione con Azione: “Ma io non lascio il campo”

“Vi chiederò di fare una federazione e non un partito da subito: questo porterà Italia Viva a cambiare un po’ fisionomia. Ma io non lascio il campo”, ha detto Matteo Renzi all’assemblea di Italia Viva.
A cura di Annalisa Girardi
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"Proporrò di votare un mandato a fare l'accordo di federazione con Azione e Carlo Calenda": lo ha annunciato Matteo Renzi, aprendo l'assemblea nazionale di Italia Viva a Milano. "Vi chiederò di fare una federazione e non un partito da subito: questo porterà Italia Viva a cambiare un po' fisionomia. Ma io non lascio il campo", ha assicurato l'ex presidente del Consiglio.

Non poteva mancare, nell'intervento di Renzi, il riferimento al Partito democratico: "Volevo ricordare agli amici del Partito Democratico che una volta c'era un tempo in cui il Pd vinceva le elezioni con il 40,8%, ma  quella stagione è finita perché avete fatto la guerra a chi vi faceva vincere e avete portato indietro chi vi faceva perdere".

E ancora: "Al Pd che si accinge alla stagione congressuale, vorrei dire: non preoccupatevi di noi. Sento dire "faranno la ruota di scorta del governo Meloni", a noi ruota di scorta? Noi? Che abbiamo la umile consapevolezza di potere essere motore, volante. Siete voi che viaggiate col freno a mano tirato da mesi".

Continuando a parlare del congresso dem, Renzi ha lanciato un messaggio ai candidati in corsa per la segreteria: "Fate un bel congresso, noi siamo comunque legati da un sentimento di affetto. Non siamo avversari, siamo da una parte ma non abbiamo mai concepito la nostra esperienza come una rivalsa". Pochi minuti dopo queste dichiarazioni Elly Schlein ha annunciato la sua candidatura alla segreteria del Pd e anche lei ha voluto citare Renzi: "A lui va il merito di aver spinto me e tanti altri fuori dal Pd con una gestione arrogante e incapace di fare sintesi delle diversità e dopo aver umiliato chiunque avesse un'idea diversa. Ha lasciato macerie e se ne è andato a fare altro".

Il leader di Italia Viva, proseguendo nel suo discorso ha poi affermato: "Con il Pd c'è un rapporto complicato. Se fossimo rimasti non avremmo mai potuto giocare il ruolo che abbiamo giocato in questi mesi e il Paese non avrebbe mai avuto Mario Draghi alla presidenza del Consiglio".

Invece, sul governo a guida Giorgia Meloni e sulla manovra, Renzi ha commentato: "Quella legge di bilancio la possiamo definire con due parole: benzina e sigarette ed è subito prima Repubblica. Il 2 dicembre è subito aumentata la benzina perché non è stato rinnovato lo sconto messo da Draghi", ha detto. Per poi precisare che nel confronto tra Meloni e il leader di Azione Carlo Calenda alla presidente del Consiglio è stato fatto "una sorta di tutorial".

Renzi ha quindi concluso affermando che alla legge di Bilancio "continuiamo a votare no", ma se delle singole proposte "verranno accolte noi siamo entusiasti". E infine: "Questo, e lo dico ai commentatori, vuol dire fare la stampella? O dare una mano a riscrivere una legge di bilancio scritta male?".

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