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Covid 19

Mascherine al chiuso dopo il 15 giugno, dove resteranno obbligatorie e fino a quando

Dal prossimo 15 giugno le mascherine saranno eliminate in quesi tutti i contesti, ma non a scuola: i dispositivi di protezione saranno ancora obbligatori in classe, anche per gli esami di Stato.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le mascherine a scuola saranno mantenute fino alla fine dell'anno scolastico, esami di Stato compresi, nonostante il pressing sul governo delle ultime settimane. Lo ha deciso ieri il Tar del Lazio, che si è pronunciato sul ricorso presentato dal Codacons, stabilendo in sostanza che l'utilizzo delle mascherine continuerà a essere obbligatorio per gli studenti fino al 31 agosto 2022.

Il prossimo 15 giugno l'obbligo di mascherina verrà sicuramente eliminato per cinema e teatri al chiuso, ma una decisione diversa potrebbe essere presa invece per i trasporti, sia per quelli locali sia per quelli a lunga percorrenza. Per il personale di ospedali e Rsa, oltre all'obbligo vaccinale, resta fino al 31 dicembre anche l'obbligo di portare le mascherine. Vediamo dove saranno ancora richiesti i dispositivi di protezione.

Mascherine in cinema e teatri al chiuso

Da prossimo 15 giugno le mascherine non serviranno più per seguire gli spettacoli al chiuso: non saranno più obbligatorie nei cinema e nei teatri, ma neanche nelle sale da concerto, neo palazzetti dello sport, nei locali di intrattenimento e che fanno musica dal vivo.

Mascherine Ffp2 sui trasporti

Sulla questione mascherine Ffp2 sui traporti c'è invece qualche dubbio in più, perché il governo potrebbe valutare di prolungare la misura ancora un po'. Una decisione ufficiale ancora non c'è e i ministeri si stanno confrontando sul punto. Il ministro della Salute Roberto Speranza vorrebbe prorogare ancora un po' l'obbligo, che altrimenti scadrebbe il prossimo 15 giugno. Ancora per qualche settimana quindi potremmo indossare ancora le mascherine a bordo di tram, bus e metro, ma anche sui treni regionali, intercity, frecce e traghetti. Non è ancora chiaro cosa succederà per gli spostamenti in aereo, visto che le regole italiane sono in contrasto con quelle degli altri Paesi: in pratica l'obbligo è rimasto per chi parte dall'Italia, mentre su un volo diretto verso il nostro Paese la mascherina va indossata o va tolta in base alle norme del Paese della compagnia aerea con la quale si viaggia.

Comunque il sottosegretario Sileri è convinto che le mascherine possano essere tirate giù definitivamente, anche sui trasporti. L'importante è che la mascherina continui a essere fortemente raccomandata: "Non vedo grossi problemi all'orizzonte per il numero di contagi e dal 15 giugno la mascherina la vedrei solo per contesti a maggiore rischio e senza obbligo ma come forte raccomandazione, vedremo comunque quello che accadrà con le sottovarianti", ha detto a SkyTg24. "Auspicabile dopo il 15 giugno un addio amministrativo dunque, ma resta consigliabile averla sempre a portata di mano. Anche se dovesse essere tolta l'obbligatorietà per mezzi pubblici o aerei, personalmente io la terrei a portata di mano. Se in due settimane dovessimo avere due tre volte i contagi di oggi, questa posizione dovrei rivederla".

Mascherine obbligatorie anche per gli esami di Maturità

Come si diceva la sentenza del Tar ha dato un taglio netto alle speranze di chi sperava di poter dismettere le mascherine in anticipo, prima della fine dell'anno, permettendo ai ragazzi di eliminare i dispositivi di protezione durante gli esami di terza media e di maturità. In pratica i giudici amministrativi hanno sottolineato che una eventuale anticipazione della cessazione di tale obbligo necessita di "un apposito decreto-legge, attesa l'inidoneità di un'ordinanza ministeriale a disporre in senso difforme a quanto previsto in apposita disposizione di rango legislativo". È difficile a questo punto che possano essere riviste le norme anti Covid per la scuola, nonostante le richieste del centrodestra e del M5s.
Alla ripresa dell'anno scolastico comunque la mascherina sarà un ricordo, secondo quanto assicura il sottosegretario alla Salute Sileri: "Credo che se la tendenza sarà questa potrà essere abbandonata".

Mascherine ai seggi per votare

Ieri sera il ministero dell'Interno ha stabilito che per gli elettori al voto nella prossima tornata amministrativa e referendaria, prevista per domenica 12 giugno, le mascherine chirurgiche al seggio "saranno fortemente raccomandate", ma non obbligatorie. Il capo del dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell'Interno, Claudio Sgaraglia, ha diramato una nuova circolare con cui informa i prefetti dell'avvenuta firma da parte dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell'Interno, Luciana Lamorgese, dell'"addendum" al Protocollo sanitario e di sicurezza dell'11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2022.

Una decisione questa che è stata definita "ipocrita" dal professor Matteo Bassetti: "Dietrofront del Governo sull'obbligo delle mascherine per votare domenica è ipocrita ed è solo una decisione della politica, non c'è nulla di scientifico. Come la maggioranza delle decisioni prese, scelte politiche camuffate come se avessero evidenze scientifiche. Togliere l'obbligo della mascherina per andare a votare ma tenerlo per i ragazzi che devono fare gli esami a scuola è una presa in giro. Non si trattano così i cittadini", ha detto il direttore Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova. 

Contro la circolare del Viminale la Lega ha annunciato che presenterà ricorso al Tar del Lazio, che è stato già depositato nella serata di ieri.

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