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M5S: “Dobbiamo chiudere definitivamente la procedura d’ingresso della Turchia in Europa”

Lo stop alla vendita di armi non è sufficiente: “Dobbiamo innanzitutto chiudere definitivamente la procedura d’ingresso della Turchia in Europa perché, da tempo, non ne esistono più le premesse”. Lo afferma l’europarlamentare del M5S Fabio Massimo Castaldo. Posizione ripresa anche dalla pentastellata Laura Ferrara: “Violazioni del diritto internazionale e bombardamenti di civili sono stati compiuti da un Paese che pretende di aderire all’Unione europea, che riceve finanziamenti europei, che è nostro partner commerciale e politico. Condannare non basta”.
A cura di Annalisa Girardi
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"La decisione adottata da numerosi Stati Membri, purtroppo non tutti, di sospendere le forniture di armi verso Ankara è positiva ma non è assolutamente sufficiente. Dobbiamo innanzitutto chiudere definitivamente la procedura d’ingresso della Turchia in Europa perché, da tempo, non ne esistono più le premesse": con queste parole l'europarlamentare pentastellato, Fabio Massimo Castaldo, durante la plenaria di Strasburgo, ha presentato la posizione del Movimento Cinque Stelle nei confronti della Turchia. Una posizione di rifiuto non solo per quanto riguarda la vendita di armi al Paese di Recep Tayyip Erdoğan, ma anche di chiusura nei confronti dell'adesione turca all'Unione europea.

"Dobbiamo contestualmente bloccare ogni finanziamento europeo che possa arrivare nelle tasche di Erdogan e valutare l’utilizzo del ventaglio di opzioni a nostra disposizione: sanzioni economiche e mirate, la sospensione delle preferenze commerciali e la sospensione dell’accordo doganale Eu-Turchia, solo per citarne alcune", ha continuato Castaldo, puntando infine il dito contro l'accordo sui migranti stretto fra Bruxelles e Ankara. "Stiamo pagando carissima la scelta di nascondere sotto il tappeto turco, dietro lauto pagamento, il problema dei flussi migratori, che sono ormai usati da Erdogan come un costante spauracchio per metterci a tacere. Tutto ciò è semplicemente inaccettabile", ha concluso l'europarlamentare.

Una posizione ripetuta anche da un'altra parlamentare pentastellata seduta a Strasburgo. Laura Ferrara ha infatti aggiunto in aula: "Violazioni del diritto internazionale e bombardamenti di civili sono stati compiuti da un Paese che pretende di aderire all’Unione europea, che riceve finanziamenti europei, che è nostro partner commerciale e politico. Condannare non basta, bisogna agire con misure efficaci. Il governo Italiano da subito ha annunciato lo stop delle vendite di armi alla Turchia, facciano lo stesso gli altri Paesi europei. Si blocchi ogni finanziamento e si abolisca il processo di adesione all’Ue di chi dimostra di essere la negazione di una prospettiva di pace e dei valori su cui si fonda l’Unione europea".

Salvini: "Ci vuole lo stop definitivo all'ingresso della Turchia nell'Ue"

Il leader leghista, Matteo Salvini, per primo aveva parlato di uno "stop definitivo all'ingresso della Turchia nell'Unione europea". Lo scorso 12 ottobre, a margine di un comizio a Perugia, l'ex ministro dell'Interno aveva affermato, in relazione al ricatto di Erdogan alla comunità europea sui profughi siriani: "L'Italia e l'Europa non possono essere ostaggio delle minacce di un dittatore, punto. Non è normale finanziare e coccolare un dittatore". Chiedendo quindi che si cancellasse ogni ipotesi di ingresso del Paese nell'Unione, Salvini aveva aggiunto: "Deve essere annullato definitivamente ogni finanziamento, presente e futuro, alla Turchia che sta portando avanti un'azione criminale nel silenzio generale".

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