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Covid 19

L’Oms promuove il nuovo Dpcm: “Misure necessarie per fermare i contagi, in Europa rischio tsunami”

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità le nuove misure messe in campo con il Dpcm firmato da Conte il 24 ottobre “servono per ridurre le opportunità per la gente di assembrarsi e quindi le probabilità di contagi”. Ma è allarme in tutta Europa: “Rischio tsunami nel Vecchio Continente se il ritmo di diffusione del virus non cambierà il prima possibile”.
A cura di Ida Artiaco
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L'Organizzazione mondiale della Sanità promuove il nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per fermare il contagio da Coronavirus, dopo l'impennata di casi che si è registrata in Italia nell'ultima settimana. "Le misure messe in campo servono per ridurre le opportunità per la gente di assembrarsi e quindi le probabilità di contagi", ha detto Maria Van Kerkhove , capo del team tecnico per il Covid-19, durante la consueta conferenza stampa dell'Oms da Ginevra ieri. "Ma è nelle facoltà del singolo prendere queste decisioni su come ci riuniamo gli uni con gli altri. Al ristorante, al bar o nella propria casa. O nella casa di qualcun altro. Penso che bisogna adottare un approccio basato sulla riduzione del rischio. Fare tutto ciò che si può, ovunque si possa per ridurre le opportunità di riunirsi con gli altri. Soprattutto in situazioni al chiuso, in cui c'è una scarsa ventilazione. Bisogna ridurre quelle possibilità di contagio".

Intanto, osservata speciale dell'Oms non è solo l'Italia ma tutta l'Europa, travolta dalla seconda ondata di Coronavirus. Addirittura, è l'allarme lanciato dall'Organizzazione, "potrebbe esserci un vero e proprio tsunami di casi nel Vecchio Continente se il ritmo di diffusione del virus non cambierà il prima possibile", anche perché il picco è ancora lontano. Secondo il direttore per le emergenze, Mike Ryan, "c’è stata una seria accelerazione dei casi di Covid in Europa. La scorsa settimana il 46% di tutti i casi nel mondo veniva dall’Europa, come pure un terzo dei morti globali", aggiungendo però che "con un approccio coerente può controllare il virus". Secondo Ryan il vero problema è che ci sono molte persone, al netto degli sforzi dei governi e dei singoli,  che "non credono che ci sia una pandemia, non si proteggono e fanno correre il virus". Ma alla fine ha lanciato un messaggio di speranza: "Anche se molti Paesi temono lo spettro di un nuovo lockdown la prossima settimana la comunità internazionale ha le armi per controllare la corsa del virus".

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