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Le proteste degli studenti contro il caro affitti arrivano al ministero dell’Università

Le proteste degli studenti contro il caro affitti arrivano al ministero: gli universitari si sono accampati con le loro tende fuori dal Mur, dove in mattinata sarà ricevuta una delegazione. “Porteremo le rivendicazioni di una generazione che nessuna forza parlamentare oggi rappresenta”, dicono.
A cura di Annalisa Girardi
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La protesta degli studenti contro il caro affitti arriva al ministero. Dopo aver passato giorni accampati fuori dalle università, gli universitari della Capitale hanno deciso di arrivare direttamente davanti alle porte del Mur e chiedono di essere ascoltati. Servono politiche che possano garantire realmente il diritto di studio a tutti, affermano. Intanto la ministra Anna Maria Bernini ha annunciato di aver avviato un censimento degli immobili inutilizzati, con l'intenzione di metterli a disposizione degli studenti, e il governo ha fatto sapere di aver sbloccato dei fondi legati al Pnrr per gli alloggi universitari. Ma non basta.

In mattinata una delegazione di studenti sarà ricevuta al ministero. "Porteremo le rivendicazioni di una generazione che nessuna forza parlamentare oggi rappresenta, portando la rabbia e le ragioni dei tantissimi studenti che in questi giorni si sono mobilitati in tutta Italia accampandosi con le loro tende davanti alle università", scrive sui social l'organizzazione Cambiare Rotta. Un primo passo, sottolineano gli studenti, per poter far valere le proprie rivendicazioni: tra queste c'è l'abolizione della legge 431 del 1998 e la reintroduzione dell'equo canone di affitto e il reddito studentesco.

"Ho chiesto la collaborazione a partire dal demanio, i Comuni e i sindaci delle aree metropolitane. Il governo ha già messo sul tavolo 400 milioni sugli alloggi per gli studenti e 500 milioni per le borse di studio: è quasi un miliardo sulla legge di Bilancio. Poi passeremo anche ai fondi del Pnrr. Garantiamo al momento per l'assegnazione di ulteriori 7.500 posti letto, questo è già velocizzare, ma vogliamo andare avanti", ha aggiunto la ministra Bernini.

Il presidente della commissione Cultura e Università della Camera Federico Mollicone, di Fratelli d'Italia, ha annunciato una risoluzione: "Convocheremo le associazioni studentesche e i ministri competenti, così come le autorità degli enti locali e delle Regioni. Dobbiamo risolvere questo problema che affligge moltissimi studenti italiani in tutta la Nazione per la completa realizzazione del diritto allo studio, tema che è stato trascurato fino ad oggi", ha detto.

Nel frattempo, però, le proteste degli studenti proseguono in tutta Italia.

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