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L’appello di Conte ai dissidenti del M5S: “Se scommettete su Salvini, state facendo male i calcoli”

“Ognuno si assume la responsabilità delle iniziative che ritiene. Io non voglio entrare nel giudizio delle decisioni dei singoli parlamentari”, afferma Giuseppe Conte in merito ai parlamentari pentastellati passati alla Lega dopo il voto sul Mes. E attacca: “Sulla sensibilità istituzionale di Salvini mi sono già pronunciato: auguro al senatore Ugo Grassi di avere più fortuna di me. Io ci ho lavorato affianco e non è che abbia ottenuto grossi risultati”.
A cura di Annalisa Girardi
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"Chi scommette su Salvini fa male i suoi calcoli. Lancio questo messaggio alle forze politiche di maggioranza e ai parlamentari tutti, a chi si sente di non aver potuto a dare un contributo fin qui: noi stiamo lavorando di qui al 2023 per riformare il Paese, c’è in cantiere il Green deal, la riforma della giustizia, la riduzione della burocrazia in tutti i settori di attività. Tutte le competenze potranno trovare in questo processo riformatore di ampio respiro, la possibilità di dare un contributo. Chi invece si proietta sulla Lega, deve mettere in conto che dovrà aspettare molto di più. Con noi invece può già lavorare": questo l'appello del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ai parlamentari dopo l'abbandono di alcuni senatori del Movimento Cinque Stelle per passare alla Lega.

Conte si trova a Bruxelles per il Consiglio europeo. In un colloquio con Huffington Post il presidente del Consiglio lancia un chiaro messaggio alla maggioranza di governo e attacca il leader della Lega. "Matteo Salvini non disperda energie" nel cercare di attrarre i parlamentari della maggioranza. "Ognuno si assume la responsabilità delle iniziative che ritiene. Io non voglio entrare nel giudizio delle decisioni dei singoli parlamentari, non voglio valutare neppure i comportamenti di Grassi (Ugo, il senatore pentastellato passato tra i banchi della Lega dopo il voto sul Mes, ndr) che peraltro è un collega, un professore di diritto. Sulla sensibilità istituzionale di Salvini mi sono già pronunciato: auguro al professore Grassi di avere più fortuna di me, io ci ho lavorato affianco e non è che abbia ottenuto grossi risultati", ha aggiunto Conte.

Per Conte la maggioranza è solida

Il presidente del Consiglio non ha dubbi sulla tenuta della maggioranza, che considera solida dopo la votazione alle risoluzioni sul fondo salva-Stati. Su eventuali scissioni ulteriori tra i Cinque Stelle afferma: "Io certo non mi auguro che le forze attuali della maggioranza si suddividano e i gruppi attuali si possano frammentare ulteriormente, decisamente no".

E annuncia il programma per il vertice previsto per lunedì prossimo: "Non sarà dedicato a programmare tutto il cronoprogramma: affronteremo le questioni più urgenti come il taglio della pressione fiscale, la riforma dell'Irpef, il piano anti-evasione e lo snellimento della burocrazia. Quando organizzeremo queste riforme, balzeremo avanti nelle classifiche guardate dai fondi internazionali: dobbiamo scalare le posizioni", afferma Conte.

Il commento sul fondo salva-Stati

Poi torna sul Mes: "Non c’è altro paese dove il dibattito sul Mes sta avvenendo in modo così trasparente come in Italia, dove riempie anche i talk show. Poi certo qualcuno vi partecipa anche in modo poco avveduto e poco informato", commenta Conte, spiegando che la sottoscrizione dell'accordo non sia all'ordine del giorno. "Abbiamo bisogno di lavorarci per approfondire le Cacs (clausole di azione collettiva, ndr.) dal punto di vista tecnico per poter creare un’aggregazione per classi di creditori" nel caso si concretizzasse l'ipotesi di ristrutturazione del debito, continua il presidente del Consiglio.

Che non abbandona la logica del pacchetto. "Vogliamo avere una valutazione complessiva, questa è l’esigenza di cui siamo portatori. Fino a quando non ce l’abbiamo, per valutare se si tengono in equilibrio la riforma dell’unione economica e monetaria, è chiaro che per vincolo che abbiamo avuto dal Parlamento non ci affrettiamo a finalizzare alcunchè". E conclude: "Sull'Unione bancaria stiamo lavorando a una proposta italiana".

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