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La Lega prova a imporre la sua linea sull’immigrazione: cosa chiede negli emendamenti al decreto Cutro

La Lega ha presentato ben 21 emendamenti al decreto Cutro in commissione al Senato. E anche se dal Carroccio assicurano che non ci sia affatto un caso politico all’interno della maggioranza, diverse richieste di modifica punterebbero a reintrodurre diverse misure dei decreti Sicurezza.
A cura di Annalisa Girardi
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Il centrosinistra prova a contrastare le nuove norme del governo sull'immigrazione e presenta decine di emendamenti al decreto Cutro, che ora si trova in commissione Affari costituzionali al Senato. In senso opposto, però, anche la Lega sta cercando di modificare il provvedimento e ha presentato 21 richieste di modifica per inasprire le regole. Dalla possibilità di trattenere più a lungo le persone nei centri per il rimpatrio a quella di revocare i permessi di soggiorno, fino alla stretta sulla protezione internazionale, il Carroccio vuole imporre la sua linea sull'immigrazione. E punta a rendere il nuovo decreto sempre più simile ai decreti Sicurezza varati da Matteo Salvini nel 2018.

Sono oltre un centinaio gli emendamenti totali depositati in commissione al decreto Cutro. Il fatto che ben 21 vengano dalla Lega ha aperto anche la questione politica interna alla maggioranza. "Non c'è nessun problema, è tutto a posto", ha commentato il leghista Gian Marco Centinaio rispondendo alle domande dei giornalisti. A chi però gli ha chiesto se pensasse che andassero reintrodotti i decreti Sicurezza, l'ex ministro si è limitato a sorridere e ad alzare le sopracciglia.

Alcuni emendamenti della Lega puntano a contrastare l'immigrazione illegale ad esempio coinvolgendo, oltre che l'Unione europea, anche la Nato. Si chiede anche un'ulteriore stretta sulla protezione speciale (argomento invece completamente assente nei quattro emendamenti presentati da Fratelli d'Italia) e "interventi su riduzione o revoca dell'accoglienza e permessi di soggiorno, e aggiornamento del periodo di trattenimento nei Cpr". Ci sono anche regole (e tempi) più stringenti per quanto riguarda i permessi di soggiorno e requisiti più specifici per la concessione della protezione.

Insomma, l'impianto normativo verrebbe modificato in modo abbastanza consistente. Ma da Fratelli d'Italia, il senatore Marco Lisei tenta di rassicurare: "Siamo in attesa dei pareri delle commissioni. Stiamo studiando gli emendamenti della Lega, perché sono molto dettagliati, prendono in considerazione diversi testi di legge, verificheremo, ma, per ora, è un normale iter".

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