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La Camera ha approvato il Documento di economia e finanza, cosa succede ora

Via libera della Camera: ora il Documento di economia e finanza per il 2022 passa in Senato, dove sarà approvato nel pomeriggio, ed entro fine mese dovrà essere inviato alla Commissione europea.
A cura di Annalisa Girardi
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La Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Documento di economia e finanza per il 2022. Si tratta del principale documento di programmazione della politica economica e di bilancio del Paese, che in sostanza definisce quelli che sono gli impegni di finanza pubblica per i prossimi anni, in seno al Patto di stabilità e crescita europeo. L'ok è arrivato con 412 voti a favore, e 55 contrari. Fdi e Alternativa hanno votato contro. Questo pomeriggio il testo sarà approvato anche dal Senato e poi il Def dovrà essere inviato alla Commissione europea entro il prossimo 30 aprile.

La maggioranza è rimasta impegnata anche in mattinata, quando la discussione a Montecitorio era già cominciata, nella ricerca di un'intesa sulla risoluzione da accompagnare al Def: fino a ieri sera infatti permanevano diverse distanze tra i partiti su alcuni temi chiave, come ad esempio quello del Fisco. L'unico punto su cui è sempre sembrato esserci l'accordo riguarda un nuovo scostamento di bilancio: per le forze di maggioranza, a fronte di un peggioramento del quadro economico messo nero su bianco nel Def, il governo deve stanziare nuove risorse per sostenere famiglie e imprese. In altre parole, servono sforzi maggiori in primis per contenere il caro energia e gli altri effetti economici negativi della guerra in Ucraina.

La risoluzione infine trasmessa impegna il governo "a proseguire, in uno spirito di collaborazione con il Parlamento, nell’iter dei disegni di legge indicati nel Def 2022, attribuendo priorità a quelli contenenti riforme abilitanti per il PNRR". Inoltre, le forze politiche di maggioranza hanno appunto chiesto all'esecutivo di procedere con "nuove iniziative espansive" per finanziare interventi di contenimento dei prezzi dell'energia, utilizzando i margini della manovra.

Anche il ministro Andrea Orlando oggi ha parlato dell'ipotesi di scostamento di bilancio. "Abbiamo messo in conto che le risorse individuate nel Def non saranno sufficienti, ragioneremo sul come, credo che nessuna strada sia esclusa", ha commentato con i giornalisti. Per poi precisare: "Le risorse del Def sono solo una parte di ciò che è necessario per fare fronte alla situazione che si è venuta a determinare con la guerra".

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