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La Camera approva la fiducia al Dl Pnrr 2: cambia la selezione dei professori a scuola

Dopo il via libera del Senato anche la Camera approva la fiducia al secondo Decreto di attuazione del Pnrr 419 sì e 55 no. Il testo sta per essere convertito in legge.
A cura di Giacomo Andreoli
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Il Senato ha approvato la fiducia al Dl Pnrr 2, secondo dei decreti di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il via libera è arrivato con 419 sì e 55 no. Si passa ora agli ordini del giorno presentati al testo, che deve essere convertito in legge entro domani. Cinque giorni fa, infatti, era arrivato l'ok di Montecitorio. Il decreto va pubblicato in Gazzetta entro la deadline semestrale del 30 giugno, così da rimanere nel calendario stabilito con l'Unione europea per ricevere a luglio la tranche di finanziamenti da 24,1 miliardi di euro.

Si tratta di un provvedimento "omnibus", con diversi interventi per velocizzare l'attuazione del Pnrr. Riguarda, quindi: pubblica amministrazioni e assunzioni, fisco, ambiente ed efficientamento energetico, salute, turismo, infrastrutture e zone economiche speciali, scuola, università e ricerca, turismo.

L'intervento più significativo riguarda il modo di formare e selezionare i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Viene creato un percorso abilitante di 60 Cfu gestito dalle università e attivato sulla base del fabbisogno di cattedre, con prova finale che comprende due prove: una scritta e una lezione simulata. Ci vorrà del tempo prima che entri a regime (precisamente dal 2024), ma diventerà l’unico modo per conseguire l’abilitazione all'insegnamento.

Tra le ultime novità, inserite con un maxi-emendamento della maggioranza al Senato, ci sono poi: la sterilizzazione degli arretrati contrattuali per gli enti locali; la ridefinizione delle competenze necessarie per superare i concorsi pubblici (in particolare per i profili non specializzati la selezione dovrà essere centrata sull'accertamento delle capacità comportamentali, incluse quelle relazionali e attitudinali); lo stop alla pubblicazione dei bandi degli enti locali in Gazzetta Ufficiale dal 2023 (sarà fatto sui siti istituzionali e su www.InPA.gov.it). Per i neoassunti nella Pa, infine, diventa obbligatoria la frequentazione di un ciclo formativo sull’etica pubblica.

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