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La bufala dell’eurodeputata Donato: “Chi ha reazioni avverse al vaccino non riceve cure gratis”

“Anche  le persone che hanno controindicazioni mediche per ricevere i vaccini sono obbligate a farlo. E quando queste persone hanno effetti collaterali, anche molto gravi, non ricevono assistenza gratuita”. Si tratta di una vera e propria fake news, pronunciata dall’europarlamentare Francesca Donato, eletta in quota Lega, ma fuoriuscita dal partito a settembre per le sue posizioni sul Green Pass.
A cura di Annalisa Girardi
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"Anche  le persone che hanno controindicazioni mediche per ricevere i vaccini sono obbligate a farlo. Sono costrette a farlo perché perderebbero il lavoro. Perderebbero i loro diritti fondamentali se non lo facessero. E quando queste persone hanno effetti collaterali, anche molto gravi, non ricevono assistenza gratuita". Sono le parole pronunciate dall'europarlamentare Francesca Donato, eletta in quota Lega, ma fuoriuscita dal partito a settembre per le sue posizioni sul Green Pass, e di conseguenza poi espulsa anche dal gruppo Identità e Democrazia. Tuttavia, si tratta semplicemente di falsità. Chi presenta un quadro clinico per cui la vaccinazione potrebbe rappresentare dei rischi, infatti, non viene in alcun modo obbligato a sottoporvisi. Anzi, riceverà un certificato di esenzione da esibire in quei luoghi o quelle attività dove sarebbe richiesto il Green Pass. Così come è una bufala quella per cui chi sviluppa reazioni avverse non riceverà assistenza gratuita.

Donato è intervenuta al Parlamento europeo insieme ad alcuni colleghi da Romania, Croazia e Germania: "Oggi abbiamo davvero una situazione terribile in Europa, perché i diritti umani non vengono rispettati. Diritti umani fondamentali, come quello alla libertà individuale, al lavoro, all'uguaglianza, all'educazione, alla salute e alla libertà di espressione, vengono gravemente violati", ha cominciato. Per poi sottolineare come l'Unione europea avesse introdotto la Certificazione Covid per facilitare gli spostamenti dei cittadini tra gli Stati membri "proprio con lo scopo di evitare qualsiasi discriminazione contro chi non si è vaccinato". Tuttavia, ha proseguito, alcuni governi come quello italiano hanno reso il Green Pass obbligatorio prima per una serie di attività sociali, poi per spostarsi sul territorio e per lavorare: una scelta che, ha proseguito Donato, ha finito per" creare discriminazione tra vaccinati e non vaccinati".

Al di là delle posizioni legittime che un parlamentare, così come ogni cittadino, può avere rispetto a Green Pass e alla campagna di vaccinazione, alcune affermazioni di Donato sono delle vere e proprie fake news. Dire che anche chi presenta controindicazioni al vaccino viene obbligato a riceverlo comunque ovviamente non è vero. Dire che chi non si vaccina perde il lavoro, non è vero: può scegliere di fare il tampone, infatti, ma anche in caso di assenza ingiustificata non perderà il proprio impiego. E infine, dire che chi sviluppa reazioni avverse non riceve assistenza medica gratuita, non è vero.

Ovviamente ogni cittadino ha diritto all'assistenza medica gratuita, compreso chi sviluppa reazioni avverse al vaccino. Non solo: bisogna anche considerare che ogni cittadino può richiedere, per via giudiziaria, un risarcimento qualora ritenga di aver subito un danno. La norma italiana prevede anche degli indennizzi per via amministrativa. La legge è la 201 del 1992, integrata poi nel 2005: l'indennizzo è previsto solo per i danni in caso di vaccini obbligatori, ma secondo diversi avvocati una vaccinazione raccomandata, che avviene inoltre in seno a una campagna di massa, potrebbe comunque dare automaticamente diritto all'indennizzo.

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