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Istat, spesa delle famiglie: al Nord circa 800 euro in più rispetto a Sud e Isole

In Lombardia, le famiglie spendono al mese una media di 3.020 euro, mentre in Calabria questa scende a 1.902. Il rapporto dell’Istat sulla spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia sottolinea il profondo divario fra il Nord e il Sud, ma non solo. Ci sono anche importanti differenze sociali: le famiglie benestanti infatti spendono circa 5 volte in più di quanto possono permettersi quelle meno abbienti.
A cura di Annalisa Girardi
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L'Istat ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia. Nel 2018 questa è ammontata a 2.571 euro, una cifra sostanzialmente invariata rispetto all'anno prima, con un leggero aumento dello 0,3%. Nel 2017 rispetto al 2016 era cresciuta dell'1,6%. Tenendo però conto della dinamica inflazionistica, in termini reali la spesa è diminuita dello 0,9%, "segnando una contrazione per la prima volta dopo la moderata dinamica positiva registrata dal 2014 al 2017", spiega l'istituto. Siamo ancora distanti dai livelli del 2011, in cui la media mensile era di 2.640 euro; a questo dato era seguito un calo importante durato per due anni, che aveva poi lasciato il posto ad una leggera ripresa. Oltre alle alterazioni annuale, l'elemento interessante che emerge dal rapporto riguarda le differenze sulla base geografica, ad evidenziare ancora una volta il profondo divario fra il Settentrione e il Meridione.

La geografia delle spese

La discrepanza maggiore si registra tra il Nord Ovest, la zona dove la spesa mensile è più elevata, le Isole, dove è invece più contenuta: lo scarto è di circa 800 euro, con le famiglie del Nord Ovest che spendono in media 2.866 euro al mese, mentre nelle Isole la cifra scende a 2.068. Superano la media nazionale anche il Nord Est e il Centro, con rispettivamente 2.783 e 2.723 euro al mese. Il Sud invece scende al di sotto del valore medio, con 2.087 euro mensili. A livello regionale, si spende di più in Lombardia (3.020 euro), Valle d'Aosta (3.018 euro) e Trentino Alto Adige (2.945 euro), mentre dall'altro lato della classifica troviamo Sicilia (2.036 euro) Calabria (1.902 euro). Il dislivello fra prima e ultima regione è di ben 1.118 euro. Non solo un gap geografico. La fotografia dell'Istat sottolinea anche profonde differenze a livello sociale: le famiglie benestanti spendono cinque volte di più di quelle meno abbienti e la spesa media delle famiglie composte da soli stranieri è del 35% inferiore a quella sostenuta da famiglie di soli italiani.

Per cosa spendono le famiglie

L'Istat riporta anche per che cosa spendono i loro soldi le famiglie in Italia. La geografia influisce anche su questo fattore: nel Mezzogiorno, dove le disponibilità economiche sono in media ridotte, la spesa delle famiglie è concentrata sul soddisfacimento dei bisogni primari. Ad esempio, se a livello nazionale la quota della spesa mensile destinata agli alimenti corrisponde al 18%, al Sud questa arriva al 22,9% e nelle Isole al 21,3%. Al Nord la quota per la spesa alimentare mensile scende a circa il 16%. In generale, nella media le famiglie spendono circa 462 euro mensili per alimentari e bevande alcoliche, più o meno quanto spendevano anche nel 2017. Si registra però un aumento del 4% per quanto riguarda l'acquisto delle carni, per cui le famiglie spendono di più quest'anno, arrivando a 98 euro al mese. Si tratta della voce più importante nella lista della spesa, in termini di composizione del carrello. Vengono destinati più soldi anche all'acquisto di caffè, tè e cacao (+5% rispetto al 2017) e per il pesce e i prodotti ittici (+3,4% rispetto all'anno precedente). Considerando le quote nel totale della spesa mensile, gli alimentari si posizionano al secondo posto. Quella più rilevante viene assorbita dall'abitazione, a cui corrisponde il 35,1%. Al terzo posto troviamo invece i trasporti.

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