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In Italia le baby pensioni sono costate 130 miliardi di euro allo Stato

Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, ha parlato delle ‘baby pensioni’ in Italia e di quanto sono costate (e costano). In tutto 256mila persone le hanno ricevute, in media quando avevano meno di 45 anni. Gli assegni non sono particolarmente alti, ma la spesa ancora oggi è di 2,9 miliardi di euro all’anno.
A cura di Luca Pons
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In Italia ci sono circa 256mila persone che hanno ricevuto una pensione a partire da un'età giovanissima, soprattutto negli anni Settanta e Ottanta. Queste fino a oggi sono costate 102 miliardi di euro alle casse dello Stato. La cifra arriva fino a 130 miliardi di euro quando si considerano anche quelle pensioni che poi sono state eliminate perché chi le riceveva è morto. A dare questi numeri è stato Pasquale Tridico, presidente dell'Inps che resterà in carico ancora per pochi mesi, fino al massimo a maggio 2023.

Quante persone prendono la ‘baby pensione' nel 2023

Nel suo libro Il lavoro di oggi e la pensione di domani, Tridico ha parlato anche dei cosiddetti baby pensionati. Le pensioni erogate a partire da un'età decisamente bassa, spesso poco dopo i 40 anni, sono state un privilegio pensionistico diffuso in Italia soprattutto tra gli anni Settanta e Ottanta, quando il sistema previdenziale era in fase di evoluzione il Paese viveva una fase di crescita economica. Ancora oggi, secondo i dati di Tridico, l'Inps eroga 185mila ‘baby pensioni', che costano circa 2,9 miliardi di euro all'anno. Di queste, circa 36mila vanno a uomini e 149mila a donne. In media, è da 36 anni che le donne coinvolte stanno ricevendo il trattamento pensionistico, mentre per gli uomini il periodo è di 35 anni.

Un esempio citato nel libro di Tridico è quello del 1973: in quell'anno, quando in Italia "ancora ci si cullava nell'illusione di una crescita senza fine", una classe politica "miope e non immune da tentazioni clientelari (governo Rumor, con Dc, Psi, Psdi e Pri" arrivò a concedere alle dipendenti pubbliche che avevano figli di andare in pensione quando avevano maturato 14 anni, sei mesi e un giorno di contributi. Per gli uomini, la soglia fu fissata a 19 anni, sei mesi e un giorno. Perciò, negli anni successivi furono diverse le persone che iniziarono a ricevere la pensione ben prima dei quarant'anni.

L'assegno mensile è in media di 1.187 euro

Nel complesso, l'età media delle persone che hanno ricevuto questi privilegi pensionistici negli anni e li stanno ancora ricevendo oggi è di 42 anni per le donne e 45 anni per gli uomini. Tridico stima che le persone che hanno avuto accesso alle baby pensioni e oggi sono decedute abbiano, in media, versato i contributi per 22 anni (le donne, mentre 25 gli uomini). La pensione, invece, l'hanno ricevuta in media per 28 anni (26 gli uomini, 29 le donne). In media, non si tratta di pensioni particolarmente alte: l'assegno medio è di 1.152 euro al mese per le donne e 1.335 per gli uomini. La media complessiva, quindi, è di 1.187 euro al mese per le pensioni ancora valide.

La stima finale è che le ‘baby pensioni' che ancora oggi vengono erogate siano costate complessivamente, da quando hanno avuto inizio, 102 miliardi di euro allo Stato. Aggiungendo anche quelle che oggi non vengono più erogate perché i beneficiari sono morti, il costo totale è stato di 130 miliardi di euro fino al 2022.

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